Lutto cittadino per l’addio a Martin Pattaro: «Ci sentiamo inermi e così impotenti»
Oggi l’addio a Martin Pattaro, il 15enne morto dopo l’incidente in via Malfattini a Loreggia. Lutto cittadino a Trebaseleghe, bandiere a mezz’asta e cordoglio delle istituzioni

Oggi, 22 agosto, giorno delle esequie di Martin Pattaro, a Trebaseleghe è lutto cittadino. L’ha decretato la sindaca Antonella Zoggia, in segno di vicinanza alla famiglia e di partecipazione al dolore che ha colpito l’intera comunità. L’amministrazione comunale di Trebaseleghe esprime il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa del 15enne Martin Pattaro, avvenuta a seguito di un incidente stradale.
«In questa occasione» dichiara Antonella Zoggia «saranno esposte le bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici. Invito la cittadinanza, le attività commerciali e le associazioni a partecipare al lutto osservando un momento di silenzio e sospendendo, laddove possibile, le attività non essenziali durante lo svolgimento della cerimonia funebre. L’amministrazione comunale tutta si stringe con affetto alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno voluto bene a Martin partecipando al loro dolore con commozione e rispetto».

Il funerale viene celebrato alle 15.30 nella chiesa di Trebaseleghe, di fronte al municipio. Cordoglio anche da parte della Federazione dei Comuni del Camposampierese. «Quando succedono questi drammi posso solo esprimere la vicinanza personale alla famiglia della vittima», dichiara il presidente di turno della Federazione, il sindaco di Campodarsego Valter Gallo. «So che l’Ostiglia è un fiore all’occhiello del territorio, ma deve essere un luogo dove le persone vanno a rilassarsi e a stare bene. Quello che è accaduto la ritengo una grande disgrazia sia per chi ha perso la vita ma anche per chi è stato coinvolto. Tutta la nostra vicinanza di amministratori del Camposampierese ma anche come presidente alla famiglia perché perdere un figlio di 15 anni è una grande tragedia». Gallo ha espresso vicinanza alla sindaca di Loreggia Manuela Marangon, nel cui Comune negli ultimi giorni sono accaduti due incidenti stradali mortali, e anche alla prima cittadina di Trebaseleghe Antonella Zoggia. «Penso che per un amministratore non c’è dramma più grande, ci si sente inermi e impotenti, per quanto si possa fare».
Va ricordato che il tratto dell’Ostiglia è di proprietà della Provincia di Padova e in gestione alla Federazione del Camposampierese. L’incidente in cui ha perso la vita Martin Pattaro è avvenuto martedì pomeriggio verso le 16.20. Il quindicenne, insieme all’amico sedicenne Andrea di Piombino Dese, stava tornando a casa dopo aver fatto una pedalata sull’Ostiglia. È accaduto tutto in un attimo, all’uscita dell’accesso 26 in via Malfattini, a Loreggia. Martin si è trovato ad attraversare via Malfattini in bicicletta, sulle strisce pedonali, proprio mentre arrivava la Ford guidata dal trentunenne C.S. di Piombino Dese. L’impatto è stato inevitabile: Martin è stato caricato dal veicolo e ha sfondato il cristallo lato passeggero, la sua bicicletta scaraventata nel fosso pieno di acqua mentre la Ford si fermava 200 metri più avanti.
Atterrito l’amico Andrea, che ha assistito impotente all’investimento. Il ragazzo è stato sentito dalla Polizia locale della Federazione del Camposampierese, che ha rilevato l’incidente. Andrea ha poi raccontato ai genitori della vittima che Martin ha tentato di frenare e di evitare l’impatto senza purtroppo riuscirci. Sotto choc l’investitore: «Ho sentito un forte botto, non l’ho proprio visto», si disperava. «Sarebbe potuto capitare a chiunque», gli ha risposto Alessandro Pattaro. Ora C.S. è indagato per omicidio stradale.
Martin aveva 15 anni, figlio unico di Alessandro e Fabrizia Zillio. Abitava in via Lazzaretto a Trebaseleghe. Studente dell’Istituto professionale Carlo Rosselli di Castelfranco Veneto, indirizzo grafica pubblicitaria; sarebbe andato in seconda. Martin aveva tanti interessi: soprattutto amava ballare e andare in bicicletta. Frequentava due palestre, una privata dove praticare la break dance, e l’altra pubblica per tenersi in allenamento. Gli piaceva fotografare, specie i motori delle auto da corsa e delle moto.
Papà e mamma, molto provati, con grande generosità hanno acconsentito alla donazione degli organi del loro figlio. «Martin era un ragazzo sano e forte», il ricordo della mamma, «pieno di vita e di interessi, benvoluto da tutti. Non ci sono parole per descrivere il dolore che stiamo provando». —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova