Depuratore Ca’ Nordio una serra per i fanghi super tecnologica
È appena entrata in funzione una serra supertecnologica nell’area del depuratore di Ca’ Nordio, quello in cui affluiscono tutti i reflui della città, gestito da AcegasApsAmga. Sotto le vetrate, però, non si coltivano ortaggi e fiori, bensì fanghi. L’innovativo impianto, unico in Italia, serve a ridurre drasticamente i volumi dei fanghi in uscita dal depuratore, con due obiettivi: da un lato, migliorare le possibilità di riutilizzo dei fanghi (impiegati come ammendante agricolo), dall’altro contenere i costi del servizio. Fino a oggi, i fanghi prodotti nelle vasche del depuratore subivano tre trattamenti per eliminare parte dell’acqua contenuta. I fanghi “asciugati”, vengono caricati su autocarri e impiegati nei campi come fertilizzante. Con l’introduzione della serra high-tech viene compiuto un salto in più. Dopo la disidratazione, i fanghi vengono distesi nella serra e lì la natura (con qualche aiuto) compie il suo corso. Grazie al sole, sotto il plexiglass della serra l’aria si scalda e un sofisticatissimo impianto di areazione ne gestisce i moti convettivi, per far sì che l’acqua ancora contenuta nei fanghi evapori il più rapidamente possibile.
I benefici di tale maggiore densità sono numerosi. Innanzitutto, un’ottimizzazione dei costi, a vantaggio di tutti i cittadini, perché la quantità di fango da trasportare al di fuori dell’impianto è inferiore del 15%. In secondo luogo, sempre legato ai minori viaggi degli autocarri, si ha un impatto positivo in termini di traffico ed emissioni. Infine, Il fango più compatto (70% biomassa e 30% acqua) è infatti molto più gestibile durante degli usi agricoli, soprattutto per ragioni logistiche. —
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