Deserta l’asta per la Casa dei barbacani in via Santa Lucia

È andata deserta l’asta per la vendita della Casa dei barbacani, il palazzetto storico di via Santa Lucia finito all’incanto la scorsa settimana ad un prezzo di 637.500 euro a fronte di una valore di...

È andata deserta l’asta per la vendita della Casa dei barbacani, il palazzetto storico di via Santa Lucia finito all’incanto la scorsa settimana ad un prezzo di 637.500 euro a fronte di una valore di stima di un milione e 127 mila euro. Ribasso record per un edificio storico, vincolato dalla Soprintendenza ma bisognoso di una profonda ristrutturazione. Nessuno però ha presentato un’offerta e dunque il delegato alla vendita, Michele Antonucci, nei prossimi mesi farà un terzo tentativo di vendita ribassando ulteriormente il prezzo.

Il palazzo fa parte delle garanzie date dalla Più srl ad una banca che ne ha poi chiesto la messa all’asta. La Più srl era la società di Ugo Barchiesi, coinvolto nella vicenda ProPrestige. «La banca ha finanziato con un mutuo di 1,2 milioni la ProPrestige srl, mutuo basato su una valutazione dell’immobile in questione di poco più di 1,5 milioni. Val la pena evidenziare che nel 2009 il palazzetto fu pagato dall’attuale proprietà 1,75 milioni – racconta Barchiesi – Viene da chiedersi se effettivamente, per quanto gli immobili possano essersi deprezzati negli ultimi anni e nonostante i lavori da fare, un immobile del genere possa valere così poco adesso, considerati i prezzi di un bilocale in centro a Padova». L’ex proprietario ne ha per tutti: «È da chiedersi anche quanto denaro effettivamente sia stato perso dall’assessore alla sicurezza del Comune di Padova e promotore dell’iniziativa ProPrestige in questa operazione andata poi male – sottolinea ancora Barchiesi – Male per tutti tranne che per una banca che ha incamerato 4 milioni di caparra e per chi ha sottratto 2,2 milioni alla ProPrestige. Una somma che, mi pare, copra abbondantemente la “presunta” bancarotta che “effettiva” quando la sentenza passerà in giudicato, visto che ho presentato appello alla sentenza di primo grado».

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