Diciotto frati e 15 operatori positivo alla Casa Sacro Cuore di Saccolongo

Scatta la solidarietà per l’Rsa: Alta Vita Ira ha accolto tre ospiti, ma due di loro non ce l’hanno fatta

SACCOLONGO. È una storia in cui il virus avrebbe voluto essere l’unico protagonista, ma a sottrargli la scena, alla fine, è stata la solidarietà. Quella che ha visto collaborare per garantire l’assistenza a tre anziani frati colpiti dal coronavirus e le cui condizioni sono andate aggravandosi, la Casa Sacro Cuore di Saccolongo che li ospitava e l’Alta Vita Ira, nella sua sede di Selvazzano. Il centro che accoglie anziani religiosi, infatti, non dispone di stanze attrezzate per l’assistenza in caso di gravi difficoltà respiratorie. Non solo: nello stesso periodo in cui sono stati scoperti 18 frati positivi al virus, sui 29 presenti, anche 15 operatori su 17 sono risultati contagiati. Mancava quindi il personale per poter garantire ai religiosi l’assistenza necessaria. «La solidarietà di Palazzo Bolis di Alta Vita Ira ci è stata di grande aiuto, per noi qui sono stati giorni terribili» sottolinea padre Walter Casagrande, direttore di Casa Sacro Cuore.



Su 29 frati presenti nella struttura di Saccolongo, 18 si sono ammalati di Covid 19. E fra il personale, sono risultati positivi tutti e sette gli infermieri e otto dei dieci operatori sociosanitari. «La situazione era molto grave e ancora rimane molto critica» commenta Stefano Bellon, medico di medicina generale della struttura, «anche perché i religiosi ospitati sono molto anziani, con una età media di 85 anni. La scorsa settimana si sono aggravate le condizioni di tre di loro e la struttura, rimasta a corto di personale non poteva assisterli. Si stava ipotizzando già il ricovero in ospedale quando è emersa la possibilità di trasferirli temporaneamente a Palazzo Bolis, sede di Selvazzano dell’Alta Vita Ira. Questa struttura ha potuto ospitare i tre religiosi in stanze isolate e attrezzate per le terapie contro il Covid, alleggerendo al contempo il carico di lavoro nella struttura di Saccolongo. Ritengo sia stata una collaborazione molto positiva, che ha mostrato il vero volto e la vera vocazione di queste strutture» rileva il medico. Per il trasferimento dei tre frati da una struttura all’altra è stata ovviamente coinvolta l’Usl 6 Euganea, in particolare la Direzione dei Servizi sociosanitari, per gli aspetti di sua competenza. «C’è stata la massima condivisione da parte di tutti» conclude il medico, «che ha permesso di affrontare al meglio una fase davvero critica». L’iniziativa, tra l’altro, potrebbe inaugurare se non una prassi almeno un’opzione da considerare onde evitare di trasferire anziani non autosufficienti negli ospedali qualora una casa di riposo si trovi in difficoltà a gestirli per carenza di personale - particolarmente diffusa a causa del Covid - o di attrezzature per l’assistenza medica.

Uno dei tre frati trasferiti a Palazzo Bolis ha fatto rientro a Casa Sacro Cuore, gli altri due, purtroppo sono deceduti. Si tratta di Giuseppe Castagna di Arzignano, 94 anni, e Guido Bruschi di Schio, 85: «Erano entrambi molto gravi e avevano patologie preesistenti che li rendevano molto fragili» fa notare il direttore Casagrande, «ma siamo grati che abbiano potuto ricevere l’assistenza migliore nella struttura che ci è venuta incontro. Un terzo frate è migliorato ed è potuto tornare da noi, ne siamo molto felici. Nel frattempo siamo riusciti a reperire un po’ di personale per tamponare la grave carenza che abbiamo a causa del Covid, ma si fa una fatica immane per ché non ci sono operatori disponibili, tutti gli ospedali e le case di riposo ne stanno cercando. Sono giorni terribili, siamo con l’acqua alla gola, dobbiamo affrontare ogni giorno grandi difficoltà e non è semplice» ammette il frate.

Delle 37 case di riposo del padovano, sono solo 13 quelle Covid free. Dagli ultimi dati forniti dall’usl 6 Euganea, gli ospiti positivi sono 931a cui se ne aggiungono 819 in isolamento fiduciario (su un totale di 4.258), oltre a 169 operatori positivi e altri 240 in isolamento (su un totale di 3.557). —
 

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