«Dietro il personaggio c’era un uomo con valori forti»

VESCOVANA. Il personaggio Cesko Omare e l'uomo Francesco Targa. È la distinzione che don Emanuele Gasparini, parroco di Vescovana, ha voluto fare nell'omelia d'addio a Francesco Targa, 64 anni, in...
CESARO - 07/10/2016 - VESCOVANA - FUNERALE DI FRANCESCO TARGA CONOSCIUTO PER "CESCO OMARE" NELLA FOTO: I FUNERALI PH ZANGIROLAMI
CESARO - 07/10/2016 - VESCOVANA - FUNERALE DI FRANCESCO TARGA CONOSCIUTO PER "CESCO OMARE" NELLA FOTO: I FUNERALI PH ZANGIROLAMI

VESCOVANA. Il personaggio Cesko Omare e l'uomo Francesco Targa. È la distinzione che don Emanuele Gasparini, parroco di Vescovana, ha voluto fare nell'omelia d'addio a Francesco Targa, 64 anni, in arte Cesko Omare. L'uomo, vero e proprio fenomeno del web, è mancato mercoledì scorso ed è stato salutato venerdì pomeriggio nella chiesa del suo paese natale. Occhiali da sole sempre addosso, parlata veneta fin troppo colorita e spesso blasfema, Cesko Omare era da almeno tre anni una star del web. Antipolitico, cantante sempre armato di chitarra e dalla battuta pungente e spesso grossolana, il padovano vantava oltre 21 mila seguaci con la sua pagina Facebook. In chiesa, l'altro ieri, ce n'erano tanti meno, ma comunque una comunità numerosa e unita nel cordoglio e nel dolore. «Prima di venire a Vescovana come parroco conoscevo Cesko Omare. Arrivato qui ho conosciuto Francesco Targa» ha esordito nell'omelia don Emanuele «Conoscevo il personaggio e ho conosciuto l'uomo. Il personaggio era irriverente, sbruffone, senza rispetto per nessuno, schietto, quasi macchietta, con oltre ventimila amici su Facebook e centomila click a ogni video. L'uomo era sensibile, vicino ai valori forti della vita come la famiglia e l'amore per la madre, a suo modo rispettoso della religione, con il santino di Sant'Antonio sempre in tasca e la sua immancabile presenza al funerale dei paesani. Francesco era un uomo che sapeva apprezzare i valori, non era il personaggio che irrideva tutto». Da qui la riflessione più ampia del sacerdote: «Ognuno di noi indossa una maschera, proprio come Francesco. Tutti affrontiamo la vita dandoci dei ruoli, cercando una strategia per tener botta. È una forma di difesa: ce l'aveva Francesco con il personaggio di Cesko, così come l'abbiamo tutti noi ogni giorno». (n.c.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova