«Dietro le apparenze» c’è Giorgia

Questa sera al PalaFabris la cantante inaugura il tour del suo ultimo disco
Di Matteo Marcon

PADOVA

Luminosa come non mai e carica di energia, Giorgia questa sera inaugura al PalaFabris il tour del suo ultimo disco “Dietro le apparenze”. Indosserà un abito molto particolare, pieno zeppo di led, ma è con la sua emozionante voce “black” che la cantante romana riuscirà ad “illuminare” i suoi fans.

Sul palco, come sempre, sarà accompagnata da musicisti d'eccezione, capaci di creare un groove inarrestabile. Proprio dall'incontro tra ritmi funk, a volte addirittura dance, con raffinate melodie pop e jazz prende forma lo stile di Giorgia, una delle incontrastate regine del panorama musicale italiano.

La cantante, insomma, è pronta a dare spettacolo. «In scaletta ci sono le canzoni nuove – spiega Giorgia – ma anche quelle degli inizi che di solito riarrangio, taglio, cambio. Stavolta invece saranno eseguite così come nella veste originale, più o meno. La vera novità del tour cercherò di essere io, ci provo tutte le sere!»

A pochi giorni dalla chiusura dal Festival di Sanremo, che nel 1993 la vide trionfare tra i giovani, non possiamo non chiederle: cosa pensa delle uscite di Celentano?

«Ho visto Sanremo un po' a pezzi – risponde – perchè di sera c'è il rito del bagno a mio figlio e la nanna con favola, dunque anche Celentano l'ho visto a tratti. Ho profondo rispetto per un artista come lui e apprezzo chi ha il coraggio di essere scomodo in un momento in cui sembra non si possa più nemmeno fare una battuta. Secondo me Sanremo dovrebbe sempre prediligere lo spettacolo delle canzoni e dei cantanti: la serata che ho preferito è stata quella dei duetti».

E dei vincitori, anzi delle vincitrici?

«Ho apprezzato che nelle prime tre posizioni ci fossero tre artiste donne, credo non sia mai accaduto, girlpower! I giovani però credo siano stati posti un po’ troppo in secondo piano».

Oggi perchè tutti escono dai talent show?

«Il talent è ormai quasi l'unica via per farsi conoscere subito. Quando io ho iniziato c'erano i club e la musica dal vivo, la discografia non era così in difficoltà, c'erano investimenti sulla musica. Gli artisti che escono dai talent forse non hanno un bagaglio musicale come chi ha già suonato dal vivo, ma imparano subito a stare in televisione e spesso affrontano critiche feroci, per me questo fa di loro degli eroi!»

L'ultimo singolo è intitolato: "È l'amore che conta". Quanto rimane dell'amore nella frenesia della società e nei disagi della crisi?

«Sì certo, l'amore non ti paga il mutuo e non ti fa arrivare a fine mese, ma l'amore inteso come strato di base dell'esistenza, come obiettivo, strumento di perdono, di libertà e di accettazione di sè, puó essere un aiuto ad affrontare questo periodo così difficile. E, soprattutto, l'amore è opposto alla paura»,

Dopo le incursioni nel soul e nel jazz è ancora il pop, il genere dove Giorgia si esprime al meglio. Quanto c'è di "black" nel suo stile? Avremo mai una Giorgia in rock?

«Io spero di avere una parte black e un po' me lo aspetto per il fatto di esser cresciuta in una famiglia di musicisti. Mio padre, cantava le canzoni di artisti black soul, ma ascoltava anche i Doors, i Deep Purple, e quando cantavo nei clubs dedicavamo intere serate al repertorio di Jimi Hendrix. L'immagine di me ventenne che canto Foxy Lady mi fa un po' ridere ma direi che il rock ce l'ho dentro, soprattutto nel live...». Questa sera al PalaFabris, guai a perdersela...

Per informazioni: www.granteatrogeox.com - www.zedlive.com . Infoline 049.8644888. Biglietti ancora disponibili.

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