Diffamazione Galan imputato ma è prosciolto
Era scivolato sul tema dei superstipendi del “papaveri di Stato”. E s’era beccato una denuncia per diffamazione con una serie di considerazioni sui guadagni mensili dei manager pubblici. Ma ieri la parte offesa (Ezio Castiglione, all’epoca segretario economico di Coldiretti ora presidente dell’Ismea, costituito parte civile con l’avvocato Grazia Volo), non s’è presentata in aula. E all’ex governatore del Veneto nonché ex ministro, ora agli arresti domiciliari come grande inquisito nello scandalo Mose, è andata bene: il gup padovano Cristina Cavaggion ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere perché ”il fatto non sussiste”. Nel corso di un’intervista pubblicata il 21 febbraio 2013, Galan aveva commentato che «... lo scandalo non è lo stipendio dei parlamentari... Da ministro volevo nominare Ezio Castiglione capo di gabinetto: un siciliano di spessore, un tipo piacevole, spero anche onesto, anche se non si può mai mettere la mano sul fuoco per nessuno» aveva pronosticato, «Quello mi dice: vado a fare il direttore della Coldiretti, neanche il numero uno, il numero tre, e mi danno 900 mila euro all'anno: se lei riesce a darmene... 600 mila, io rinuncio a 300 mila, ma di più non mi può chiedere. "E come ci arrivo?", gli ho risposto. Questi sono gli stipendi che circolano». (cri.gen.)
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