DISCARICHE A MOLLO, E' ALLARME Ponte San Nicolò, chiazze ovunque
Odore di gasolio, la discarica allagata, i depositi devastati: a Ponte San Nicolò tante domande sulle conseguenze ambientali dell'alluvione. Urge una bonifica e l'intervento di tecnici specializzati

PONTE SAN NICOLO'. Il Bacchiglione fa ancora paura. Ponte San Nicolò non è ancora uscita dall'incubo inondazione. La voragine che si era aperta sull'argine destro in prossimità dell'ingresso della discarica è stata tappata, ma il fiume fino a ieri sera minacciava di tracimare. Nel mare d'acqua che ancora sommerge Roncajette regna un silenzio irreale, mentre l'aria è pervasa da un pungente odore di gasolio. Il lento ritorno alla normalità, oltre che dal timido abbassarsi del livello dell'acqua, è annunciato dalla riapertura delle scuole, dal rientro degli sfollati nelle proprie abitazioni.
Allarme idrocarburi.
Ieri mattina l'odore di gasolio ha avvolto la frazione più colpita dall'esondazione. Cisterne rotte, taniche di carburante aperte: sull'acqua marrone è apparsa una patina oleosa e scura, che in alcuni punti di Roncajette si è raccolta in nitide chiazze nere che galleggiavano sulla distesa di melma. Il vicesindaco Martino Schiavon ieri pomeriggio ha monitorato la situazione idrocarburi. «In alcune aree, in particolare quella di via Giotto - ha spiegato Schiavon - le macchie di gasolio creano preoccupazione». Se non verrà effettuata una bonifica prima del ritiro completo delle acque gli idrocarburi finiranno nel terreno, per lo più destinato alla coltivazione. A valutare la situazione ieri pomeriggio anche il vicepresidente della Regione Marino Zorzato e l'assessore provinciale alla Protezione civile Mauro Fecchio.
Discarica nel mirino.
Ma a far paura non c'è solo il gasolio. L'argine ha rotto di fronte all'ingresso della discarica: la forza del fiume in piena ha travolto alcune aree del deposito di rifiuti dell'Acegas-Aps. Nessuno è ancora in grado di sapere se l'acqua abbia trascinato con sé materiali tossici disperdendoli sul territorio di Roncajette. L'amministrazione comunale per ora ha solo domande. Chi dovrà occuparsi delle analisi delle acque, chi della bonifica? La certezza è una sola: il sindaco Enrico Rinuncini non ha alcuna intenzione di rimanere con il cerino in mano. Ieri pomeriggio, insieme al suo numero due Schiavon, ha ribadito a chiare lettere ai vertici della Regione che Ponte San Nicolò è l'unica area alluvionata sede di discarica: per questo motivo si attendono risposte chiare e immediate.
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Argomenti:alluvione 2010
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