Dissequestrate alla dogana 4.700 valigie della Roncato

CAMPODARSEGO. Erano finite sotto sequestro 4691 valigie del noto marchio Roncato spa all’uscita del varco doganale di Venezia tra il 15 e il 16 luglio scorso. Il motivo? Il sospetto di contraffazione ovvero che l’azienda padovana di Campodarsego – marchio noto in tutto il mondo – spacciasse per “autenticamente italiane” valigie importate dalla Cina. Un sospetto costato l’apertura di un’inchiesta a carico del patron dell’azienda Giovanni Roncato, indagato per vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Un abbaglio, in realtà, provocato dalla doppia etichetta, con il tipico logo aziendale in materiale gommoso, applicata al prodotto a garanzia del cliente. Etichetta che indica da un lato la progettazione e lo sviluppo in Italia (designed & developed in Italy), dall’altro la mera fabbricazione materiale nel paese asiatico per questioni di costi (da qui l’ulteriore etichetta made in China). Nulla di strano: accade per le valigie (in questo caso) come per le automobili (la Fiat 500 prodotta in Polonia), abiti e accessori di alta moda e negli Usa anche per i prodotti Apple. Dopo quasi due mesi di stoccaggio all’interno di container chiusi con sigillo in piombo nel terminal portuale di Fusina, la merce è stata dissequestrata grazie al provvedimento del tribunale del Riesame lagunare che ha accolto in pieno le richieste dei legali dell’azienda Roncato, l’avvocato Domenico Zanon e il collega Leone Barison.
I giudici hanno chiarito che «le indicazioni contenute nelle etichette esterne delle valigie..., pur facendo chiaramente riferimento a una progettazione e a uno sviluppo italiano del prodotto, a fronte della fabbricazione cinese dello stesso, non possono essere ritenute ingannevoli... Queste richiamano, pur enfatizzando il termine Italy con un carattere più grande e pur raffigurando un tricolore, la sola fase di sviluppo e di progettazione della valigia, rivendicando come italiana l’ideazione del modello e non la sua produzione.... I modelli delle valigie in sequestro vengono progettati e sviluppati dalla Valigeria Roncato in Italia, essendo delocalizzata in Cina la sola fase finale della fabbricazione».
Di conseguenza secondo il tribunale «la società ha il pieno diritto di apporre sui prodotti l’indicazione relativa al luogo di progettazione e sviluppo del modello, richiamando così il design italiano e rendendo maggiormente appetibile il prodotto. A fronte di tali indicazioni poste esternamente alle valigie, vi è all’interno l’indicazione “made in China” la quale consente al consumatore di venire a conoscenza del luogo di fabbricazione... Il consumatore è posto nella condizione di avvedersi del fatto che, pur progettata in Italia il modello di valigia, la stessa è poi fabbricata in Cina». —
Cristina Genesin
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