Distilleria Bonollo appello alla Provincia lanciato dal Comune
Un appello alla Provincia, in particolare, al settore Ambiente, per fare chiarezza su come è cambiata negli ultimi anni la produzione alla distilleria Bonollo e come si possono migliorare i problemi sollevati negli ultimi tempi dai residenti di via Padova e dintorni.
Questo l’intento della commissione consiliare Ambiente dopo la lunga seduta di ieri pomeriggio. In quasi tre ore sono stati toccati i principali aspetti sollevati in commissione sulle autorizzazioni rilasciate alla distilleria, sul ruolo di controllo della Provincia e dell’amministrazione comunale. Il tutto sotto gli occhi di quasi una quarantina di persone che ha assistito ai lavori in municipio, esprimendo anche il proprio disappunto su qualche passaggio più controverso, a partire proprio dal ruolo di controllo svolto sull’attività della distilleria.
Ovviamente si è parlato anche dell’ultimo episodio, dello sversamento della scorsa settimana. Dopo l’ordinanza comunale della scorsa settimana, ha ricordato il vice sindaco Antonio Ruzzon «sono stati modificati gli allarmi delle vasche per controllare gli sversamenti, inoltre è stata modificata la tubazione che collega le vasche per facilitare i travasi ed evitare improvvise fuoriuscite».
L’Arpav al momento non ha ancora prodotto documenti sulle analisi e sulle rilevazioni eseguite dopo l’incidente. La commissione si è soffermata a lungo sulle procedure di autorizzazione che hanno portato all’ampliamento dell’impianto negli ultimi anni. Il presidente Andrea Zanetti ha chiesto chiarimenti sulla procedura di autorizzazione unica ambientale, sulla soglia di produzione su cosa ha dichiarato l’azienda in termini di aumento della produzione.
L’assessore Anita Magagna ha risposto che la potenzialità è rimasta invariata, tra le 190 e le 250 tonnellate giornaliere, ma Beniamino Benetazzo ha aggiunto che mantenere gli stessi volumi di produzione non giustifica le dimensioni dell’ampliamento.
Il vice sindaco Antonio Ruzzon ha chiarito che le autocertificazioni sottoscritte da Bonollo prevedono delle responsabilità penali se si dichiara il falso.
«Anziché ricorrere all’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, più complessa» ricorda Zanetti «per la distilleria è stato sufficiente il rilascio dell’autorizzazione unica ambientale (Aua), un procedimento più snello. Ma qui siamo di fronte ad una pluralità e complessità di interventi che si sono succeduti negli anni e che meritano ulteriori approfondimenti, non per emettere sentenze ma per cercare insieme alla Provincia una soluzione ai problemi sollevati in questi anni dalla cittadinanza. La prossima settimana contatteremo il settore ambiente della Provincia proprio per capire questo, intanto abbiamo chiesto ulteriori documenti. All’amministrazione comunale chiediamo inoltre un maggiore impegno e una presenza più incisiva». —
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