Don Cavazzana: «Chiedo perdono» E il vescovo Claudio gli tende la mano

Percorso di reintegrazione nel servizio ministeriale per l’ex parroco di Carbonara che ammise: «Sesso con 13 donne»



Il perdono di Claudio, la nuova vita di don Roberto. Lo scandalo e ora la redenzione. Dopo due anni di peccati confessati e ammissioni, dopo aver attraversato il mare tempestoso dell’inchiesta sulle orge dell’ex sacerdote di San Lazzaro Andrea Contin, sospeso a divinis e poi ridotto allo stato laicale, giunge l’indulgenza per l’altro parroco coinvolto, don Roberto Cavazzana. È un atto chiaro, luminoso, definitivo. «Una pagina colorata con le parole del Signore», come la definisce il vescovo Claudio Cipolla, spiegando alla comunità cosa c’è dietro questa mano tesa. «In occasione della Quaresima mi sento convinto di compiere un gesto che nasce dal Vangelo e ci riconduce al Vangelo».

lo scandalo

Don Roberto Cavazzana, 41 anni, era il prete moderno e carismatico della parrocchia di Carbonara di Rovolon. Affascinava i fedeli e incantava i giovani, tanto da diventare consulente spirituale di alcuni atleti del Calcio Padova e persino della showgirl Belen Rodriguez. Un volto positivo della Chiesa, fino al momento in cui il suo nome esce nell’inchiesta aperta a dicembre 2016 dalla Procura di Padova sugli incontri a luci rosse di Andrea Contin in canonica a San Lazzaro. Don Cavazzana, sentito come teste dal pm Roberto Piccione, vuota il sacco e ammette rapporti sessuali con tredici donne.

il percorso di roberto

Per oltre un anno il sacerdote, fa sapere la Diocesi, ha vissuto in una comunità religiosa dove ha compiuto un percorso di rivisitazione personale e della propria vocazione. Ha prestato poi servizio anche come volontario in due realtà che si occupano di persone disagiate, ha vissuto in maniera riservata e partecipato agli incontri di spiritualità e di formazione del clero. Ora vive nella casa di spiritualità Villa Immacolata a Torreglia, dove presta servizio così come all’ex Cottolengo di Sarmeola.

Il perdono di claudio

«Chiedo perdono delle parole dei gesti e di ciò che nella vita ho sbagliato, chiedo perdono se in certi frangenti della mia vita non sono stato vero e di aver ferito la Chiesa», ha detto ieri Roberto Cavazzana, parlando davanti a presbiteri, diaconi e religiosi, in occasione del ritiro d’inizio Quaresima. «La sua richiesta ci ha toccato emotivamente», ha fatto sapere il vescovo Cipolla aprendosi con un comunicato ufficiale, mettendoci la faccia come mai nessuno aveva fatto. «Da parte mia ho pensato che noi cristiani dobbiamo applicare anche in un vicenda come questa il messaggio evangelico. La Misericordia di Dio è più grande della capacità di perdono della nostra società. Riabilita gli umiliati, rialza chi è caduto. Forse non tutti potranno aderire con serenità a questa mia scelta, è costato molto anche a me, tuttavia è una pagina che dobbiamo scrivere, colorata dalle parole del Signore».

il futuro del don

La graduale reintegrazione nel servizio ministeriale di don Roberto Cavazzana non si è ancora conclusa. Terminato il percorso sarà destinato alla “fraternità presbiterale”, cioè alla condivisione di una parrocchia con altri sacerdoti. —

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