Don Ugo Sartorio parroco all’Arcella

ARCELLA. Da lunedì padre Ugo Sartorio (in foto) lascia la direzione de “Il Messaggero di Sant’Antonio” per svolgere la funzione di parroco della chiesa di San’Antonino all’Arcella. Al suo posto al...

ARCELLA. Da lunedì padre Ugo Sartorio (in foto) lascia la direzione de “Il Messaggero di Sant’Antonio” per svolgere la funzione di parroco della chiesa di San’Antonino all’Arcella. Al suo posto al vertice del periodico antoniano di via Orto Botanico siederà padre Giancarlo Zamengo, già parroco di Sant’Antonino. Questo è il primo passo verso un rinnovamento complessivo dei vertici della basilica del Santo, dopo la nomina del nuovo delegato pontificio padre Vittorio Lanzani. Lanzani ha chiesto una pausa di riflessione per familiarizzare con la comunità antoniana e valutarne i problemi. E’ attesa la conferma di padre Enzo Poiana a rettore dei frati del Santo. L’alternanza nella direzione del Messaggero è stata invece già decisa dal Padre Provinciale e dal Capitolo, il 22 luglio scorso. Ugo Sartorio per 8 anni ha guidato la rivista, prima come direttore responsabile e poi come direttore generale. Ha lasciato un segno profondo, sia tecnico, rinnovando la veste tipografica, ma anche intervenendo sui contenuti, aggiornandoli al cambiamento di sensibilità e ai temi di maggiore attualità: la solidarietà nei confronti degli ultimi, le nuove povertà, il gap sociale che si è aperto negli ultimi anni; di straordinario interesse devozionale e storico i servizi dedicati all’Ostensione delle spoglie di Antonio. Il Messaggero, fondato nel 1898, è un colosso del giornalismo devozionale, oggi conta una tiratura di circa 800 mila copie di cui una parte destinata all’estero (soprattutto America Latina). «Da un’indagine risulta – dice padre Sartorio – che i nostri lettori non sono affatto ingenui, ma curiosi e intelligenti, culturalmente più preparati rispetto alla media dei lettori degli altri periodici. Un altro sondaggio ha messo in evidenza il tasso di frequenza nella lettura: il numero di pagine lette, la conoscenza delle rubriche. Ha avuto uno sviluppo esponenziale il contatto con i lettori legato alla diffusione informatica. Sono circa 85 mila l’anno gli interventi dei lettori che pongono domande e sollevano problemi con lettere e E-mail». Sartorio ha raccolto in un volume i colloqui dei fedeli con la direzione del periodico, una collezione di storie di vita quotidiana, di richieste d’aiuto e di orientamento in una società sempre più intricata. Padre Zamengo ha esperienze pastorali considerevoli, ma il nuovo incarico lo impegnerà in uno sforzo culturale formidabile. Padre Sartorio è chiamato a reggere le sorti di una parrocchia importante, sostituendo alla parola scritta, un contatto umano senza mediazioni.

Aldo Comello

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