Donadi: «Vergognosa compravendita»

Goisis: la trattativa con i parlamentari c'è sempre stata e ho dato un bacio a Razzi
Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera
Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera
 Onorevole Massimo Donadi, allora Berlusconi è proprio invincibile? Nemmeno Fini è riuscito a mandarlo a casa: chi ha fatto male i conti?
 «Lasciamo perdere il mito di Berlusconi superuomo. In realtà è un leader senza scrupoli e senza etica pubblica. Un mese fa abbiamo depositato la mozione si sfiducia alla Camera e poi raccolto l'appello al senso di responsabilità per approvare la Finanziaria entro il 7-8 dicembre: il presidente del Consiglio ha utilizzato questo periodo per dare vita al più vergognoso mercato delle vacche in parlamento. Non ha vinto, ma comprato i voti per ottenere una fiducia che non gli serve per governare».
 Eppure Pdl e Lega cantano vittoria: quei 3 voti in più consentirà loro di procedere senza rimpasti.
 «E' un equilibrio più traballante di quello che reggeva il governo Prodi nel 2006-2008. La maggioranza Pdl-Lega alla Camera ha avuto tre voti di vantaggio e conta 30 deputati tra ministri, sottosegretari e viceministri. Anche il governo Prodi al Senato aveva tre voti di maggioranza, ma solo tre senatori erano anche componenti del governo. Quindi o quei 30 deputati smettono di governare e vanno ogni giorno in Parlamento o la maggioranza non c'è più».
 Meglio andare a votare subito?
 «Sì. L'Idv non si presterà a governicchi più o meno di palazzo che in questo momento non sarebbero capiti dal Paese. Bisogna fare chiarezza e andare alle urne. Il bicolore Pdl-Lega è finito e Berlusconi ne deve prendere atto, non è possibile tirare avanti per altri due-tre mesi con maggioranze traballanti».
 Il gruppo di Fini al Senato si è astenuto e alla Camera ha votato contro: lei pensa che Fli sia davvero un partito d'opposizione?
 «Fli sta vivendo una fase molto difficile e sta cercando di passare all'opposizione con dei compromessi che tengano il gruppo unito sia alla Camera che al Senato. Il compito che si sono assunti Fini e Bocchino è davvero delicatissimo per il destino dell'Italia».
 Onorevole Donadi, Dario Franceschini addossa la sconfitta all'Idv e punta l'indice su quei due vostri deputati «traditori» che hanno salvato Berlusconi: lei come si difende?
 «E' puro sciacallaggio. Franceschini ha sbagliato obiettivo e fatto male i calcoli, Berlusconi ha vinto con 314 voti e 311 contrari ma ci sono dieci deputati che ieri sono passati dall'opposizione alla maggioranza: 5 Udc, 3 Pd e 2 Idv. E nel conto non metto Catia Polidori e Maria Grazia Siliquini del Fli e nemmeno Silvano Moffa, l'altro finiano che si è astenuto: questi tre parlamentari non sono dei traditori. Franceschini invece di accusare l'Idv dovrebbe spiegare piuttosto il comportamento del capolista del PD in Veneto, Massimo Calearo, che con il suo gruppo ha salvato Berlusconi».
 L'onorevole Di Pietro ha presentato denuncia alla procura della Repubblica di Roma segnalando la compravendita dei deputati: è solo un atto politico o avete raccolto elementi più concreti?
 «Nelle carte che Di Pietro ha depositato alla procura di Roma ci sono elementi molto dettagliati per avviare un'inchiesta. Del resto è stato l'onorevole Massimo Calearo a parlare di un tariffario che oscilla tra i 300-500 mila euro per votare la fiducia al governo. E nessuno ha smentito. Poi è stato l'onorevole Antonio Razzi (ex Idv) ad affermare che hanno offerto di pagargli il mutuo di 300 mila euro in cambio dell'appoggio al governo e Osvaldo Napoli del Pdl ha detto che in questa offerta non c'è nulla di male. Se Di Pietro non avesse presentato la denuncia alla Procura di Roma, il governo avrebbe ottenuto la fiducia con un margine molto più ampio. Gli italiani debbono sapere che Berlusconi ha vinto con una compravendita così spudorata di voti che getta nella vergogna la Repubblica italiana».

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