Donato Pedron lancia la colletta per acquistare il Pietro d’Abano

Parla il presidente del Coordinamento di tutte le categorie economiche del Bacino «Serve far quadrato per poter strappare il centro congressi alla chiesa nigeriana»

Federico Franchin / ABANO

«La questione Teatro Congressi Pietro d’Abano è un problema che riguarda tutti e nessuno può tirarsi fuori dal tentare una soluzione. Come Coordinamento delle categorie economiche del Bacino Termale-Euganeo siamo pronti anche a mettere in piedi un crowdfunding per riuscire ad acquistare il teatro congressi prima che la Watchman Catholic Charismatic Renewal Movement riesca a chiudere la trattativa».

A dirlo è Donato Pedron, presidente del citato Coordinamento delle categorie economiche del Bacino Termale-Euganeo a cui fanno capo Ascom-Confcommercio, Cna, Upa, Cia, Confagricolutura, Coldiretti, Confindustria e le due associazioni di albergatori.

«La firma del preliminare d’acquisto da parte di questa sorta di Caritas nigeriana, che merita tutto il nostro rispetto, ci ha fatto drizzare le antenne e quindi qualche giorno fa ci siamo trovati seduti ad un tavolo per parlare di come si può riuscire a strappare alla chiesa nigeriana il bene e quindi dare un futuro diverso e più consono al nostro territorio al Pietro d’Abano» spiega Donato Pedron.

«Il problema che emerge è che non si sono mai avviati ragionamenti con la Cofiter, società proprietaria dell’immobile, e che quindi serve fare quadrato e discutere tutti assieme il dà farsi, a partire dalle amministrazioni del territorio, dall’Ogd Terme Colli per finire con le categorie economiche». È quindi iniziato il conto alla rovescia per l’avvio di una trattativa parallela con la Cofiter (che ha al suo interno numerosi albergatori).

«Dobbiamo avviare raccolte fondi, trovare soggetti pronti ad investire, che siano essi albergatori e non. Non possiamo stare fermi. Sappiamo anche che in quella struttura c’è stato negli anni un problema di gestione e che quindi va trovata la formula giusta per far risorgere il Pietro d’Abano. La prossima settimana ci ritroveremo proprio per parlare sia di come arrivare a raccogliere il milione e 250 mila euro necessario per acquistare la struttura, sia per trovare soluzioni idonee di rilancio.

Un rilancio che è necessario per poi consentire una ripartenza anche di due altri importanti strutture del cuore di Abano», continua Pedron.

«Stiamo parlando del Kursaal e dell’Hotel Orologio» le altre due eccellenze del Liston pedonale nel centro di Abano Terme.

« Sappiamo» conclude Pedron «che scelte azzardate non solo potrebbero portare ripercussioni sul Teatro Congressi, ma di conseguenza anche sulle due altre strutture che speriamo Provincia ed Enpam riescano a far riaprire e tornare in auge, così come ci auguriamo per il Pietro d’Abano».––

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