Doping, a processo due direttori sportivi e quattro ciclisti

Arriva a processo la clamorosa operazione anti-doping messa a punto dalla procura di Padova in occasione della gara internazionale nota come Giro del Medio Brenta, con partenza da Abbazia Pisani e...

Arriva a processo la clamorosa operazione anti-doping messa a punto dalla procura di Padova in occasione della gara internazionale nota come Giro del Medio Brenta, con partenza da Abbazia Pisani e arrivo, dopo aver percorso 169 chilometri, dentro le mura di Cittadella. Ieri il gup Mariella Fino ha accolto le richieste del pubblico ministero Benedetto Roberti, rinviando a giudizio per il prossimo 12 febbraio, davanti al tribunale di Padova, due noti direttori sportivi, un farmacista e quattro ciclisti. Si tratta di Mariano Piccoli, 42 anni di Trento, primo direttore sportivo del team elite under 23 “G.S. Trentino Ballan Legno Case spa”; del direttore sportivo in seconda della stessa squadra Loris Tagliapietra, 54 anni di Arco (Trento); del farmacista Guido Negrelli, 58 di Mariana Mantovana; dei ciclisti Oleksandr Grygorenko, 24, ucraino, al momento irreperibile; di Andrea Girardini, 23 di Lavis (Trento); di Enrico Mantovani, 25 di Tregnago (Verona) e di Andrea Menapace, 25 di Tuenno (Trento). I primi tre (Piccoli, Tagliapietra e Negrelli) con Grygorenko sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al commercio e alla somministrazione di sostanze dopanti ma anche di aver favorito l’utilizzo di quelle sostanze da parte degli atleti del proprio team per alterare le loro prestazioni agonistiche; mentre Girardini, Menapace e Mantovani sono chiamati a rispondere (in quanto iscritti alla Federazione ciclistica italiana) di aver assunto i medicinali vietati. Quali? Testosterone, in gergo conosciuto come “bianchina”, Actovegin per favorire l’ossigenazione del sangue e così sentire meno la fatica, anabolizzanti come la Dhea, gonadotropina corionica (o gonasi), l’omone della crescita (Gh). In più si sarebbero sottoposti a flebo ripetute a base di Tad, Epargriseovit, Prefolic senza dimenticare di fare il pieno di antidolorifici (Contramal, Voltaren e Muscoril). Grygorenko è pure accusato di aver importato ormoni dall’estero privi di autorizzazione dell’Aifa (l’Agenzia del farmaco). Era l’11 luglio 2010 quando la Guardia di Finanza si era presentata al nastro di partenza della kermesse e nell’area riservata agli atleti. All’interno di alcune borse appoggiate vicino all’auto ammiraglia erano stati trovati farmaci, altre pasticche nelle tasche di alcuni atleti.(cri.gen.)

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