Doppio taglio del nastro al Sant’Antonio

Inaugurati i due reparti di Psichiatria dell’Usl 16: spesi nove milioni per 36 posti letto hi-tech
BARSOTTI - INAUGURAZIONE REPARTO PSICHIATRIA AL SANT'ANTONIO. DA SX: BARBARA DEGANI, LEONARDO PADRIN, LUCA ZAIA, URBANO BRAZZALE, FABIO VERLATO, GIUSEPPE ZACCARIA
BARSOTTI - INAUGURAZIONE REPARTO PSICHIATRIA AL SANT'ANTONIO. DA SX: BARBARA DEGANI, LEONARDO PADRIN, LUCA ZAIA, URBANO BRAZZALE, FABIO VERLATO, GIUSEPPE ZACCARIA

Incastonati nella parte posteriore dell’ospedale di via Facciolati, aggiungono un nuovo tassello alla rete di servizi di casa Uls 16. Ieri mattina un parterre di eccezione ha partecipato all’inaugurazione dei due nuovi reparti di Psichiatria dell’avamposto assistenziale dell’azienda sanitaria guidata da Urbano Brazzale. Trentasei posti letto, inseriti in un edificio che è costato quasi nove milioni di euro. Inseriti nel nuovo corpo di fabbrica “H”, servono una popolazione di circa 500 mila persone, compresa l’area del piovese (un terzo della popolazione dell’intera provincia di Padova).

Sono stati realizzati secondo le più moderne tecniche costruttive rivolte al benessere del malato e forniranno assistenza specialistica ed infermieristica 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sia in regime di ricovero che non. Non prima di aver salutato e ringraziato tutto il personale che opera “con abnegazione” nella sanità padovana e veneta, Zaia ha sottolineato che questa realizzazione «risponde pienamente alle indicazioni date dalla Regione per un convinto cammino verso l’umanizzazione delle cure, trattando il paziente prima come persona che come malato. Lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo», ha aggiunto Zaia, «con l’operazione ospedali aperti di notte per combattere le liste d’attesa, con la nascita delle breast unit per la presa in carico totale dalla diagnosi alla cura alla dimissione delle donne malate di tumore al seno, con ognuna delle previsioni riorganizzative del nuovo Piano Sociosanitario Regionale, perché la vera sfida di una sanità efficiente non è quella sui posti letto, ma sulle alte professionalità, sulle migliori tecnologie, sull’iperspecializzazione». Dopo il taglio del nastro però l’Usl 16 aspetta che la Regione dia il via libera alla copertura del posto da primario, ora diretto, ma come facente funzioni, dal dottor Eugenio Bruttomesso.(fa.p.)

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