Due ricette per il futuro di Vigonza

Il leader pentastellato punta su un nuovo modello di welfare, l’avversario sulla competenza amministrativa
BELLUCO - FOTOPIRAN - VIGONZA - CONFRONTO CANDIDATI.pastore
BELLUCO - FOTOPIRAN - VIGONZA - CONFRONTO CANDIDATI.pastore
VIGONZA. Filippo Pastore è il candidato del Movimento 5 Stelle. 42 anni, musicista diplomato in contrabbasso, lavora per una ditta, è sposato, vive a Codiverno.


Cosa spinge un artista a fare il sindaco?


«La voglia di migliorare Vigonza, il fatto che sento di avere la possibilità di farlo. I sindaci 5 Stelle hanno tutti la propensione a fare una politica trasparente per migliorare la situazione del proprio comune soprattutto in merito all’attenzione rivolta alle persone. A Vigonza manca molto, la gente è un pò abbandonata. Vanno migliorati tutti i servizi, va dato un senso di modernità al comune. Una situazione come quella odierna, dove ricavi poco perché l’edilizia non la puoi spingere, gli oneri fatichi a tirarli su, bisogna fare una politica di welfare generativo, sfruttare le risorse del comune e ottimizzarle al massimo, ché non ci siano sprechi. E poi ci vogliono idee moderne, co-working, attività per i giovani, una visione diversa che non sia quella di: incameriamo oneri e mandiamo avanti il Comune».


Un esempio?


«Bisogna portare avanti quello che funziona e ciò che non funziona non lo possiamo più mantenere. Una delle prime mosse sarà chiudere o mettere in liquidazione Vigonza Sviluppo perché rappresenta una perdita per il Comune per i costi dei professionisti che la mantengono in vita. Le varie fideiussioni passate per questa azienda non hanno fatto altro che indebitare il nostro Comune» .


La seconda mossa?


«Fare una politica trasparente, le scelte che un’amministrazione fa siano condivise con i cittadini e non calato dall’alto. La gente ora si ritrova una piazza che non funziona e opere non scelte da loro. Vanno ripristinati i Comitati di frazione perché la partecipazione dei cittadini sia sempre più attiva: è uno dei capisaldi del Movimento 5 Stelle».


Lavorare, fare il musicista e il sindaco. Non è troppo tutto assieme?


«Se verrò eletto farò il sindaco a tempo pieno».


Come pensa di affrontare l’impegno amministrativo senza alcuna esperienza?


«Bisogna considerare che il Movimento è come un net work, portiamo le idee che funzionano e le esperienze positive negli scambi coi sindaci. Andiamo verso le elezioni nazionali e il Movimento è ad oggi la prima forza politica italiana, probabilmente pure a Vigonza, perciò il Comune è ben rappresentato a livello nazionale. Ora o mai più».
(g.a.)


Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova