Dussmann lascia le mense con due anni di anticipo

CADONEGHE. Se fosse un gioco comparirebbe la scritta “game over”: siamo ormai alle battute finali del rapporto tra l’unione Medio Brenta e la ditta Dussmann Service srl, che si occupa della mensa scolastica a Cadoneghe e Vigodarzere, la quale abbandona due anni prima della fine dell’incarico. Non ci sta più con i costi, l’unione attendeva (come previsto dall’accordo) investimenti e migliorie che non ci sono stati. Stretta di mano con tanto di avvocati e il lascito dei carrelli e degli scaldavivande per compensare parte dei cinquantamila euro che la ditta deve all’unione (il contratto prevedeva investimenti e nuove attrezzature per oltre 150 mila euro). Alla base ci sono stati degli errori di valutazione da parte di entrambi, ditta e unione: rispetto al numero di pasti e alle spese previste anche per le migliorie da apportare al servizio, la Dussmann non riusciva a compensare i costi, arrivando a lavorare, l’anno scorso, con un passivo di 25 mila euro rispetto a quanto fatturato all’unione. Dall’altro l’unione doveva fare i conti con quanto la ditta non riusciva a dare. Oltre alle proteste dei genitori per la qualità del cibo, che sarebbe peggiorata (stando ai questionati compilati dalle famiglie): ma questo non rientra nelle motivazioni della rottura del rapporto tra unione e azienda, trattandosi esclusivamente di aspetti economici. Tutto è nato quando il Medio Brenta il 2 maggio ha comunicato alla ditta la riduzione dell’importo di un 20 per cento rispetto a quanto previsto dall’accordo, calcolando i pasti che effettivamente dovevano venire somministrati. Alla comunicazione la Dussmann ha risposto che la proposta non era economicamente sostenibile e ha preferito avvalersi della possibilità di recedere dall’incarico con due anni di anticipo (avrebbe dovuto finire nel 2018). All’unione spetta ora il compito di emanare un altro bando di gara per cercare una nuova azienda, che da settembre inizi a preparare i pasti delle mense scolastiche di Cadoneghe e di Vigodarzere. La nuova ditta si troverà almeno già i carrelli e gli scaldavivande, che la Dussmann, infatti, cede all’unione a compensazione di quanto dovuto: questo permetterà di tener bassi i costi di investimento. (cri.s.)
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