È arrivata Angelica E i figli sono quindici!

«Mamma, vieni, Angelica piange». A casa Scalco tutti si aiutano ed è questo il loro segreto. E ciò che sembra impossibile ai più, diventa possibile e bello per loro. Angelica è la più piccola, il...
Di Silvia Bergamin
Un momento del sit in delle famiglie numerose in piazza Montecitorio a Roma, oggi 23 novembre 2011. ANSA/CLAUDIO PERI
Un momento del sit in delle famiglie numerose in piazza Montecitorio a Roma, oggi 23 novembre 2011. ANSA/CLAUDIO PERI

«Mamma, vieni, Angelica piange». A casa Scalco tutti si aiutano ed è questo il loro segreto. E ciò che sembra impossibile ai più, diventa possibile e bello per loro. Angelica è la più piccola, il fiocco rosa è comparso il 15 giugno. E lei è il pargolo numero 15 accolto da mamma Cristina Pilotto e da papà Walter Scalco.

Lei, dedita alla famiglia; lui, falegname. «Abbiamo fatto una scelta di vita». In 21 anni, una gioia dopo l'altra, ciascuna ha un nome: Stefano, che è il più grande; Rachele; Samuele, che ha appena affrontato gli esami di maturità; e poi Giacomo, Giovanni, Benedetta, Nicol, Tommaso, Francesco, Davide, Riccardo, Marta, Diletta, Filippo. Infine lei, Angelica. Una mamma, un papà e 15 figli: in un tempo in cui la natalità crolla e in cui la precarietà e la debolezza degli stipendi delle coppie sembrano bloccare la capacità generativa di tante famiglie, gli Scalco rappresentano una straordinaria eccezione.

Cosa li aiuta? Loro la chiamano “provvidenza”. Ma quando ti accolgono in casa, una casa che sorge lungo la Valsugana, a San Giorgio in Bosco, vicino all'Acqua Vera, chiunque coglie che il miracolo e la poesia stanno in cose semplici, umanissime, elementari.

Nel sito “famiglie numerose” si erano descritti così: “Siamo quelli che non hanno la Cinquecento, perché non ci staremmo tutti; quelli che non vengono invitati spesso a cena dagli amici, perché in casa degli amici tutti non ci staremmo; quelli che la congiuntivite e l'influenza ce la passiamo l'un l'altro e dura due mesi; quelli che non possono andare coi figli al cinema perché costa parecchio occupare due file intere della sala”.

Mamma Cristina ha uno sguardo pieno, solare, di adesione alla vita: «E ogni figlio mi ha dato la stessa, identica gioia: da Stefano fino ad Angelica. Quando li ho visti nascere il sentimento è sempre stato lo stesso».

Stefano va all'università, si è ritrovato a fianco, anno dopo anno, nuovi fratelli e nuove sorelle: “Una crescita continua”. Poi arriva una delle più piccole, la mamma è rientrata da poco, le tira i pantoloni, ne richiama l'attenzione, e con la delicatezza di una bimba tutta vestita in rosa, con i capelli ricci e biondi e gli occhi di un celeste chiaro, insiste: «Mamma, guarda che Angelica piange».

Ogni fratello si prende cura dell'altro. La comunità è vicina, presente. La ditta di mobili Lago aveva dedicato loro alcuni scatti per un catalogo, una scelta creativa azzeccata. Non c'è mezzo con cui si possano muovere tutti insieme, un po' con il Fiat Ducato, un po' con la Punto di mamma. «Ci siamo sposati nel '90, avevo 21 anni, il primogenito è nato nel '91». Una storia cresciuta anno dopo anno, curando la propria riservatezza, senza la pretesa che la maggioranza delle persone comprendesse questo affidarsi alla vita e alle sue potenzialità. «Siamo felici». Come fate? «Si fa». Semplici e naturali. E pronti, chissà, ancora a nuovi fiocchi.

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