È il broker Nicola Lodi il candidato sindaco per Forza Italia a Padova

La decisione è giunta al termine di un incontro avvenuto ad Arcore con il presidente Silvio Berlusconi e il coordinatore regionale Marco Marin e l'avvocato Niccolò Ghedini, di cui Lodi è assicuratore
MARIAN - NICOLA LODI CANDIDATO FORZA ITALIA
MARIAN - NICOLA LODI CANDIDATO FORZA ITALIA

PADOVA. Sarà il broker assicurativo padovano Nicola Lodi, 53 anni, il candidato sindaco al comune di Padova per Forza Italia. La decisione è giunta al termine di un incontro avvenuto ad Arcore con il presidente Silvio Berlusconi, al quale hanno partecipato anche il coordinatore regionale di Forza Italia del Veneto, senatore Marco Marin, e il senatore Niccolò Ghedini.

"Fare il sindaco è un impegno nobile nei confronti della tua città e dei tuoi concittadini. È un impegno di cui sarai molto orgoglioso". Con queste parole Berlusconi ha incoraggiato Lodi, espressione della società civile, "a raccogliere la sfida per rilanciare i valori di Forza Italia nella città di Padova", si legge in una nota del partito.

Titolare della Lodibrokers insurance & Consulting in via Santa Lucia, sposato e padre di due figli, Lodi viene definito dagli amici come inizialmente vicino agli ambienti di destra, simpatia mitigata negli anni. E' l'assicuratore personale di Ghedini. Per capire l’aria che tira nelle stanze del partito, basti sapere che ieri mattina, appena saputo il nome del candidato, Giancarlo Galan si è messo a ridere: credeva che si trattasse di un pesce d’aprile in anticipo. Lo stesso pensiero ha attraversato altri fedelissimi dell’ex governatore che di Lodi hanno un’immagine tutt’altro che politica. C’è chi lo dipinge come amabile ospite delle vacanze, chi lo ricorda come spericolato amante della velocità al volante in gioventù e chi, ancora oggi, non si capacita dello strapotere di Ghedini.

Il nome di Lodi esce dopo una travagliata caccia al candidato in cui era stato sondato lo scibile umano, tentando di agganciare prima Confindustria con Francesco Peghin per puntare poi sul partito, tentando Elisabetta Gardini - che sembra avesse vincolato il via libera a palazzo Moroni con la certezza di un paracadute alle Europee - finendo per sterzare, qualche settimana fa, sull’eccellenza universitaria “annusando” la disponibilità di Ermanno Ancona. Tra questi, erano stati ipotizzati anche l’ex prefetto Gian Valerio Lombardi e l’ex campione di F.1 Riccardo Patrese. Tutti mondi in cui l’elettore azzurro avrebbe potuto provare a rispecchiarsi, ma che si sono infranti su muri di veti incrociati e diffidenze.

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