«È lo Schettino del calcio». «Fa sorridere»

«Giordani è lo Schettino del calcio. Ha venduto il Padova negli anni Novanta e la squadra è sprofondata in pochi anni nelle serie minori». Massimo Bitonci sa che una parte della campagna elettorale...

«Giordani è lo Schettino del calcio. Ha venduto il Padova negli anni Novanta e la squadra è sprofondata in pochi anni nelle serie minori». Massimo Bitonci sa che una parte della campagna elettorale si giocherà anche attorno al mondo dello sport, e soprattutto del calcio. Sa bene che finora il suo avversario più accreditato è Sergio Giordani, presidente del Padova negli anni d’oro della serie A e tra i fondatori della catena di negozi di abbigliamento sportivo “Non Solo Sport”. Forse per diventare sindaco in primavera non saranno decisivi, ma i voti dei tifosi dei biancoscudati attraggono come una calamita entrambi i candidati che oggi puntano a Palazzo Moroni.

Il leghista Bitonci è cosciente del passato glorioso di Giordani e della stima di cui continua a godere tra i tifosi, ma per batterlo prova a toccare corde legate a un tempo andato e di cui i trentenni ultras di oggi non hanno memoria: «A molti è nota quell’operazione fatta nel 1996, quando il presidente dell’epoca abbandonò la nave. Oggi poi dice anche di non voler fare il nuovo stadio al Plebiscito, aggiungendo altri punti a suo sfavore tra i tifosi del Padova». Per la cronaca, Giordani all’epoca vendette la società a Cesare Viganò, arrivato in città tra i proclami perché sponsorizzato dall’allora presidente dell’Inter, Ernesto Pellegrini. Sarcastica la risposta di Sergio Giordani: «Forse Massimo dimentica che la società è stata venduta al vicepresidente dell’Inter, uno che aveva risorse e un curriculum importante. Mi fa sorridere che queste critiche vengano da lui, che è un rugbista e non capisce molto di calcio, ma quello che ha detto è offensivo per chi invece ne mastica. D’altronde, cosa ci si può aspettare da chi vuole trasformare uno stadio da rugby in uno da calcio?».

Luca Preziusi

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