È morta la maestra Fannj Trebaseleghe in lutto

Era in pensione, aveva 87 anni. Cordoglio anche a Loreggia, il paese d’origine Tra gli alunni pure un sindaco, legati all’insegnante i ricordi di più generazioni

TREBASELEGHE. È morta Fannj Fagari in Libralato, per quarant’anni maestra a Trebaseleghe. Aveva 87 anni. Originaria di Loreggia, si era trasferita a Trebaseleghe dopo il matrimonio. Il sindaco Lorenzo Zanon ricorda: «Era la moglie del veterinario del paese, una coppia amatissima». Classe 1930, nativa di Loreggia, Fannj Fagari è cresciuta ad Asolo (Tv), nel convitto delle suore dorotee. Diplomata alle magistrali con il massimo dei voti, ha insegnato per 40 anni alle scuole elementari di Trebaseleghe come maestra unica. Era una persona eclettica: ha pubblicato un libro di matematica e insiemistica per le elementari, amava l'arte e la musica. Ha scritto e pubblicato alcuni libri di poesie nei quali esprimeva il suo modo speciale di approcciare la vita: con gli occhi di una bambina che si stupisce della magia delle cose semplici. Amava viaggiare e stare con gli amici. Era sposata con Alfonso Libralato e con lui ha condiviso la vita e 4 figli: Annalisa, Michele, Leonardo e Donatella. La vita della famiglia è stata segnata dalla perdita di Leonardo in un incidente stradale quando lui aveva 21 anni.

«Andavamo a casa sua per trasmettere con Crt, Cento Radio Trebaseleghe», ricorda ancora Ubaldo Favaro. «Era sempre così gentile». Ruggiero Marconato, ex sindaco di Loreggia: «È stata mia insegnante in prima elementare, era ancora una giovane supplente. Aveva una grande sensibilità, pubblicò anche raccolte di poesie». «È stata la mia maestra per tutto il percorso elementare», dice Alessandra Cazzaro. «Ricordo le sue poesie, le recite, la ikebana (arte della disposizione dei fiori recisi, ndr), i suoi vestiti colorati, la sua ginnastica mentale».

Il rosario di suffragio domani alle 19.45, il funerale martedì alle 15, sempre nella chiesa della Natività della Beata Vergine.

Martina Mazzaro

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova