E ora Padova teme una nuova via Anelli all'Arcella

PADOVA. Per ora sono una cinquantina, ma entro la fine dell’anno potrebbero diventare 230 e dare vita ad una vera e propria cittadella degli studenti in piena Arcella. I residenti oggi si lamentano del chiasso, ma qualcuno di loro teme che in futuro la zona si possa trasformare in una nuova via Anelli, dove prima di finire abbandonata nel degrado tutto era nato per ospitare gli studenti universitari.
DOVE SIAMO
Siamo all’Arcella, precisamente in zona San Lorenzo, tra le vie Mendelssohn, Beethoven e Schumann. Questa estate una tra le più grandi co-living company italiane, la DoveVivo, ha acquisito in gestione 70 appartamenti da 230 posti letto suddivisi in dodici palazzine, investendo 2,2 milioni per restaurarli completamente e riqualificare l’area (gli appartamenti erano vuoti da più di 10 anni). Parliamo di 80.000 metri quadri complessivi, che la società ha contratto da DeA Capital Real Estate Sgr, specializzata in fondi comuni di investimento immobiliare. Gli alloggi però non sono isolati, ma sparsi tra altri 130 popolati perlopiù da famiglie.
IMPOTENTI E COSTERNATI
All’improvviso, quindi, questa operazione immobiliare ha catapultato decine e decine di studenti in un mondo colonizzato finora solo da anziani e piccoli nuclei familiari. «È intollerabile perché qui la media è di una persona e mezza circa per appartamento e invece oggi ce ne troviamo almeno cinque per ogni casa» racconta Giovanni Principi, ex docente universitario e residente in una delle palazzine «e quindi una cosa sono gli edifici interamente dedicati agli studenti, un’altra è la convivenza con le famiglie. Qui fanno ogni sera una festa, calpestando ogni regola condominiale». Quella che potrebbe sembrare una banale storia di difficile coabitazione tra generazioni però potrebbe trasformarsi in altro. I prezzi degli affitti agli studenti non sono bassi: si arriva anche a 500 euro a stanza. «Quando capiranno che a prezzi inferiori, e più vicini alle sedi universitarie, potranno trovare di meglio, gli studenti se ne andranno via e questa società come li sostituirà? Via Anelli è nata esattamente con questi presupposti negli anni ’70» prosegue Principe. In via Anelli però gli appartamenti avevano tutti proprietari diversi, mentre qui c’è un’unica società che gestisce.
RASSICURAZIONI
«Siamo a conoscenza della situazione e stiamo facendo tutte le verifiche sul rispetto delle norme» risponde il vicesindaco Arturo Lorenzoni «capisco la preoccupazione, ma qui non parliamo di improvvisati, piuttosto di società che fanno questo tipo di operazioni in tutta Italia. Sicuramente non permetteranno ingressi di diverso tipo nelle loro case. Comunque vigileremo sull’evoluzione delle cose». Tra i residenti in quei condomini c’è anche l’assessore Antonio Bressa: «Non credo ci sarà nessun tipo di problema di degrado, però ritengo giusto pretendere che la società faccia rispettare il regolamento condominiale ai nuovi inquilini. Sono già capitati episodi spiacevoli e non possiamo continuare a tollerarli. È un’operazione immobiliare legittima, corretta, e che condivido, ma gli studenti devono adeguarsi alle norme preesistenti».
Luca Preziusi
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