È un giovane marocchino il ciclista travolto sulla Rovigana

MONSELICE. Schianto nella notte lungo la Rovigana, pochi metri dopo il luogo in cui decine di giovani stavano festeggiando per la finale televisiva di Elya Zambolin. Un cittadino marocchino di 36 anni, Abdenbi Bel Kahla, è stato travolto e ucciso da un anziano al volante di una Golf: il malcapitato è morto sul colpo. L'incidente è avvenuto alle 23.30, a pochi metri dallo Stuzzico 19.26 Fight Club, il locale di via Muraglie che lunedì sera era particolarmente affollato per l'evento tutto monselicense dedicato ad Elya Zambolin: in molti, infatti, si erano radunati nel pub-pizzeria per assistere alla finale di "The Voice of Italy", il talent show che ha visto in corsa per la vittoria anche il giovane talento della Rocca. L'incidente, dunque, è stato visto da molte persone. L'investimento è avvenuto in direzione di Rovigo. Il marocchino di 36 anni era in sella alla propria bicicletta, investita all'improvviso da una Golf V Plus nera condotta da un uomo di 79 anni residente a Chioggia (Venezia). Stando alle testimonianze dei presenti, l'auto ha preso in pieno la bici del nordafricano, che è volato sul cofano della Golf finendo poi violentemente a terra. La scena che si è presentata ai soccorritori è stata raccapricciante: l'uomo era riverso in un lago di sangue, con la bici a fianco piegata in una posizione innaturale, segno che l'impatto con l'auto era stato effettivamente molto forte. Le scarpe della vittima, delle Nike nere, erano volate a due metri dal corpo privo di vita.
La strada dove è avvenuto il sinistro non è illuminata e l'autista, complice la mancanza di visibilità dell'uomo in bici che non aveva fanali posteriori o giubbotti catarifrangenti, a quanto pare non ha potuto evitare l'impatto, se non all'ultimo. «Non l'ho visto», continuava a ripetere l'investitore con la tristezza dipinta in volto. Si sono subito fermate altre due macchine e un gruppo di quattro persone, che si sono prodigate nel soccorrere il ciclista e nell'assistere l'anziano. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 monselicense e gli agenti della Polstrada di Piove di Sacco. La polizia e i soccorsi, appurato il decesso del ciclista, hanno cercato da subito di identificare la vittima, che però non aveva con sé alcun documento. Ieri pomeriggio la polizia patavina ha confermato l'identità del marocchino, già noto per alcuni reati al patrimonio commessi in passato (tra cui un furto sventato dal parroco di Meggiaro, don Orlando Zampieri). Non è uno dei profughi ospiti delle strutture di Monselice e della Bassa. L'incidente di ieri notte ha comportato la chiusura di una corsia di marcia della Rovigana, che è rimasta illuminata per oltre un'ora per poter permettere la pratica dei rilievi, il recupero della salma e la rimozione dei mezzi. Sia sull’automobilista che sulla vittima è stato compiuto l'esame ematico, che non avrebbe evidenziato evidenti irregolarità.
Camilla Bottin
Nicola Cesaro
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