Ecco la nuova casa di Ascierto (Pdl) nel Parco Colli Protesta l'ambientalista Sandon

A Turri di Montegrotto, nell'area protetta del Parco Colli, c'era un rustico diroccato. Ora si sta completando una villa a quattro piani (uno interrato). Tutto in regola. Ed è per questo che scatta la protesta dell'ambientalista Gianni Sandon: "Guardate cosa consente la legge". Il deputato Filippo Ascierto annuncia querela
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MONTEGROTTO. La «casetta nel bosco» di Turri che si sta costruendo il deputato Filippo Ascierto (Pdl) è stata immortalata dall'occhio implacabile della fotocamera, e subito scoppiano le polemiche.


«Non cemento e neppure muratura, ma soltanto legno, nel rispetto delle prescrizioni ambientali». E ancora: «E hanno pure il coraggio di parlare di villa...», si era difeso il parlamentare. Lo aveva fatto quando si era saputo della sua intenzione di metter su casa nel verde dei Colli Euganei. «Giudicate voi - dice Gianni Sandon del Comitato difesa Colli e consigliere dell'Ente Parco - Ora parlano le immagini, non più le carte. Ognuno giudichi l'entità dell'operazione in corso, cioè la trasformazione del modesto rustico esistente in una villa di oltre mille metri cubi, valutando se quanto sta sorgendo si possa ritenere realizzato nel "rispetto integrale della tipologia originaria". Ascierto avrà buon gioco a sostenere che è tutto in regola. Ed è probabile che abbia ragione. Ma è proprio qui che sta il vero scandalo».


Il consigliere del Parco si richiama alle modifiche apportate alla legge che autorizza l'ampliamento di qualsiasi edificio esistente in zona rurale, senza distinzione di volumetria, portandolo fino a 800 metri cubi. «Che in realtà la villa dell'onorevole supera abbondantemente, ma, tanto, l'interrato non fa volume - ironizza Sandon - In fondo ci è andata anche bene: se quel modesto rustico preesistente all'intervento fosse stato, come spesso succede, diviso in due proprietà, ciascuna avrebbe potuto fare come Ascierto. La Lega invece di limitarsi a fare sparate contro il Parco - continua l'esponente ambientalista - che non è certo esente da colpe, dica perché ha approvato una legge così deleteria per tutto il territorio rurale del Veneto».


Ma non sono solamente la cubatura della villa e la legge che ne ha permesso l'ampliamento a turbare Sandon. Ci sarebbe anche il fatto che il Parco Colli avrebbe «sistemato» il bosco che circonda la villa di via Montevendolo, con i suoi 5 ettari di verde. E per farlo avrebbe stanziato 14 mila euro.


«E' dall'aprile dell'anno scorso che attendiamo una risposta all'interpellanza su questo discutibile intervento - rincara Sandon - Ora che la Regione vuole tagliare i fondi anche per gli interventi forestali, vuole il comitato esecutivo del Parco, nel quale è presente anche la Lega, rispondere sui perché di tanta attenzione per il bosco di Ascierto?».


La risposta di Ascierto è secca e immediata. «Ognuno si fa la casa come meglio desidera e nel rispetto delle leggi. Come ho fatto io - replica adirato il deputato Pdl - Volevo una casa in legno, ma i costi rispetto alla muratura sono superiori e ho dovuto fare i conti con le mie possibilità economiche. Se Sandon paga il prezzo - aggiunge sorridendo - la butto giù e la rifaccio come dice lui. Per quanto riguarda poi il bosco - prosegue - era abbandonato da oltre 50 anni. Ho chiesto al Parco di sottoscrivere un protocollo che permettesse l'impiego del suo personale specializzato, a mie spese, perché ritengo che sia all'altezza della situazione. Se insistono ad attaccarmi vorrà dire che precluderò l'accesso agli estranei, invece di permettere agli amanti della natura di godersi questo verde. Non comprendo il motivo di tanto accanimento contro la mia persona. Anni fa volevo affittare un appartamento da una signora che era legata al Partito comunista - racconta Ascierto - Quando ha saputo che ero di destra non mi ha voluto più. Ora Sandon mi attacca con insistenza, superando tutti i limiti. Mi vedo perciò costretto a sporgere querela».

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