Nell’estate 2026 ci sarà la statua di Piscopia sul Liston
Pubblicato il bando: proposte da presentare entro il 30 gennaio. Colasio: «Sarà in bronzo, in continuità con l’opera di Greco». La “figura accoccolata” che si trova sotto al Bo sarà trasferita in piazza Cavour

Era il 1678 quando, nell’aula del Bo, a Padova, una giovane donna con il volto coperto da un velo difendeva in latino la sua tesi di filosofia. Si chiamava Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, e con quella laurea è diventata la prima donna al mondo a conquistare un titolo accademico. Tre secoli e mezzo dopo, la sua figura torna a prendere forma, questa volta in bronzo, nel cuore della città che la vide studiare e superare ogni limite. Dopo numerose battaglie cittadine – tra cui l’idea di portarne l’immagine in pietra su uno dei basamenti vuoti di Prato della Valle – si realizza così il sogno di molti padovani di vedere in centro una statua dedicata a una donna.
Il bando per la statua
È stato infatti pubblicato l’avviso pubblico per la realizzazione della statua dedicata a Elena Cornaro, che troverà posto sul Liston, all’angolo tra via Cesare Battisti e via VIII Febbraio, nel punto in cui oggi si trova la «grande figura accoccolata» di Emilio Greco. L’opera di Greco sarà spostata di pochi metri, verso piazza Cavour, in modo da mantenere un dialogo visivo con la nuova scultura.
Gli artisti interessati avranno tempo fino al 30 gennaio per presentare la propria manifestazione di interesse. Il progetto vincitore, scelto dalla commissione comunale per i monumenti scultorei, riceverà un compenso complessivo di 65 mila euro, cifra che comprende la realizzazione, il trasporto e l’installazione della scultura. Una volta affidato l’incarico, l’artista avrà 180 giorni per completare l’opera: se i tempi verranno rispettati, la statua potrebbe essere inaugurata entro la fine dell’estate 2026.
Il documento tecnico allegato al bando definisce nel dettaglio le caratteristiche del monumento. La scultura dovrà essere in bronzo bruno a cera persa, alta tra i 200 e i 220 centimetri, con spessore minimo del materiale di 5 millimetri. Sarà collocata su un basamento in pietra berica di Vicenza, analogo a quello della statua di Greco: un cilindro a base ellittica di 65 centimetri d’altezza.
Indicazioni specifiche che sono state espresse dalla Sovrintendenza, proprio per mantenere una continuità visiva con la precedente statua di Greco. Sulla pietra verrà inciso un testo dedicatorio: «La città di Padova a Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (Venezia 1646 – Padova 1684), prima donna laureata al mondo il 25 giugno 1678 in magistra philosophiae presso l’Università di Padova».
Il dialogo con la “donna accoccolata”
L’opera dovrà dialogare idealmente con la statua di Greco, in un rapporto di continuità tra materiali e proporzioni, ma anche di contrappunto simbolico: un segno di riequilibrio tra passato e presente, tra rappresentazioni maschili e figure femminili.

«Questo è il modo con cui la città racconta la prima laureata – sottolinea l’assessore alla Cultura Andrea Colasio – L’opera non sarà figurativa, ma potrà avere elementi astratti o simbolici, sempre coerenti con il luogo scelto».
Il sito scelto – tra Palazzo del Bo, Palazzo Moroni e il Pedrocchi – è stato indicato dalla Soprintendenza come punto d’incontro tra le due anime della città, quella civile e quella universitaria.
L’iniziativa nasce da un percorso partecipativo avviato nel 2021 e sostenuto da oltre quindicimila cittadini che, consultati online, avevano scelto proprio Elena Cornaro tra le figure femminili proposte per una nuova statua. È il compimento di un progetto che la città ha voluto condividere e che ora trova forma concreta in un’opera d’arte. —
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