Eletta la candidata sbagliata, annullate le delibere comunali

LIMENA. Un errore grave, che avrebbe potuto far cadere la Giunta oltre a invalidare decine di delibere e il bilancio comunale: a Limena, mercoledì 24 febbraio, è stata eletta la candidata sbagliata. Barbara Rossetto era stata convocata in surroga alla dimissionaria Silvia Compagnin della civica Limen, uscita dal consiglio per gravi, insanabili dissidi con il resto del gruppo nel corso della seduta precedente. Ma Barbara Rossetto non era la candidata corretta. Aveva ottenuto 46 preferenze, tante quante la collega di lista Eleonora Paccagnella, ed è stato applicato lo storico principio secondo cui si sceglie il più anziano di età per subentrare a consiglieri dimissionari. I 44 anni davano a Barbara Rossetto la "anzianità" per passare davanti alla venticinquenne Eleonora Paccagnella. Se non fosse che tre anni fa la legge è cambiata, sancendo come principio quello dell'ordine di lista: e la Paccagnella veniva prima della Rossetto. Così venerdì, in fretta e furia, è stato convocato un nuovo consiglio, è stata fatta decadere Barbara Rossetto ed è stata eletta Eleonora Paccagnella. Ovviamente la seduta del 24 febbraio è stata invalidata, così come le nomine nelle commissioni e le delibere in essa approvate.
«Avessimo approvato in quella sede anche il bilancio, sarebbe decaduta l'intera Giunta una volta scoperto l'errore», dichiara Barbara Rossetto. «Nessuno in Comune a quanto pare aveva controllato ed già da un mese mi era stata comunicata la surroga. Fortunatamente l'errore è saltato fuori dopo solo un Consiglio, limitando i danni. Non sono amareggiata, non è certo una malattia: continuerò a rimanere nel gruppo Limen per formulare proposte che risolvano i problemi dei cittadini, che sono poi i nostri». Niente amarezza, ma solo stupore anche nel segretario di Limen, Gianni Paccagnella, convinto, come tutti, che l'elezione di Barbara fosse quella corretta. Invece a sorpresa è arrivata la chiamata per la figlia Eleonora. «È stata una sorpresa inattesa, perché nessuno aveva messo in discussione il principio di anzianità», racconta la neo eletta consigliera Eleonora Paccagnella. «È vero, però, che sono stata abbastanza indecisa se accettare o meno: poi ho pensato che comunque, candidandomi, mi ero messa in gioco e che le persone, votandomi, avevano creduto in me, pertanto ho accettato. E, a dire il vero, ho detto sì anche per non piegarmi a chi voleva rinunciassi a causa della mia giovane età. Accettare un incarico simile non è stato semplice e non sarà facile, ma voglio rappresentare in qualche modo la mia generazione, che non è quella dei fannulloni, ma è fatta di ragazzi che studiano e che si occupano anche del proprio paese».
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