Emma, troppo gravi le ferite alla testa, è morta la bimba precipitata dalle scale all'Arcella

PADOVA. Si chiamava Yucheng Ma, anche se tutti nel condominio la conoscevano come Emma. Aveva soltanto 16 mesi ma sabato notte è morta in una culla della terapia intensiva pediatrica. Emma era precipitata dalle scale martedì mattina, mentre gattonava fuori dall’appartamento.
È sfuggita alla vista della madre, in un attimo. Questa è la dinamica ricostruita dai carabinieri e ora con il tragico epilogo potrebbe cambiare anche la posizione giudiziaria della donna che doveva badare a lei: rischia persino di finire iscritta nel registro degli indagati.
Le condizioni di Emma sono parse subito gravissime, e altrimenti non poteva essere visto il volo di oltre quattro metri, dal pianerottolo al primo piano fino all’androne condominiale al piano terra. La neonata è stata soccorsa e trasferita d’urgenza al pronto soccorso pediatrico. I medici l’hanno sedata e tenuta sotto osservazione per 24 ore, sottoponendola anche a una tac per valutare i danni cerebrali. Successivamente è stata trasferita in terapia intensiva pediatrica, dove è morta quattro giorni dopo.
Il corpicino sarà trasferito in Medicina legale per l’autopsia, anche se non ci sono dubbi sui motivi che hanno determinato la sua morte. «Danni cerebrali gravissimi», si limitano a dire i medici che l’hanno avuta in cura in questi giorni e che hanno seguito il decorso clinico con la speranza di tenerla aggrappata alla vita.
I carabinieri, subito dopo l’incidente, hanno raccolto tutti gli elementi necessari per completare il quadro. Soprattutto hanno parlato con gli altri residenti del condominio al civico 47 di via Perosi, dove abita la famiglia cinese. Il ritratto che ne esce è unanime: una famiglia perfetta e premurosa. Sempre molto attenti, scrupolosi, affiatati. Evidentemente si è trattato di una fatale distrazione. Per un momento la mamma non ha guardato la figlia e lei, gattonando, si è infilata sotto la ringhiera cadendo nel vuoto.
La morte della bambina genera però un procedimento penale che potrebbe vedere l’iscrizione della madre nel registro degli indagati, per il reato di omessa custodia. Ma ci potrebbe essere anche un’altra conseguenza, che coincide con la valutazione delle norme di sicurezza all’interno del condominio. Uno scenario che chiamerebbe in causa anche l’amministratore e il proprietario dello stabile.
Il padre di Emma, Lianlei Ma, è direttore didattico della Scuola internazionale italo cinese di via Palladio. Un professionista conosciuto e stimato.
Il giorno dell’incidente in ospedale è accorsa anche la dirigente della scuola con sede all’Arcella, Xuemei Li. I colleghi stanno cercando di rimanere vicini alla coppia in questo difficile momento. —
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