Energia pulita grazie alla centrale idroelettrica

A Mestrino produrrà 500 mila chilowattora all’anno È la prima delle dieci progettate dal Consorzio Brenta
Di Cristina Salvato

MESTRINO. Mestrino contribuirà a fornire energia pulita: sono in fase di ultimazione i lavori di costruzione della nuova centrale idroelettrica sul fiume Ceresone, nella frazione di Arlesega, da parte del Consorzio di bonifica Brenta. La turbina a coclea è già stata installata e si sta realizzando lo sfioratore, dall’altra parte della strada, che consentirà, in caso di piena e piogge abbondanti, di poter mantenere in equilibrio il livello dell’acqua. «Il Consorzio Brenta è titolare di tre centrali idroelettriche», illustra il direttore Umberto Niceforo, «la cui produzione ammonta a circa 12 milioni di chilowattora all’anno. Queste consentono vantaggi ambientali derivati da un’energia pulita come quella idroelettrica, ma anche economici poiché il Consorzio riesce a produrre da sè parte dell’energia che consuma per far funzionare i propri impianti di pompaggio che servono per irrigare e bonificare, tra i quali alcune idrovore di cui beneficia anche la zona di Mestrino».

Il Consorzio da alcuni anni ha progettato la realizzazione di dieci nuovi impianti di questo tipo, utilizzando i salti d’acqua di fiumi, che andrebbero a produrre circa 21 milioni di chilowattora all’anno, triplicando pertanto quanto oggi prodotto. Il primo ad essere realizzato è appunto quella sul fiume Ceresone ad Arlesega. E’ già stata posata una turbina a coclea (la cosiddetta “vite di Archimede”) sul salto del fiume, in grado di produrre circa 500 mila chilowattora all’anno, mentre lungo la regionale si sta completando lo sfioratore di sicurezza, che consentirà anche un allargamento della banchina stradale, in quel tratto particolarmente stretta. A fianco della turbina è prevista inoltre una scala di risalita per i pesci.

I lavori di costruzione della centrale idroelettrica si ammortizzeranno in pochi anni grazie ai certificati verdi, una forma di agevolazione tariffaria per cui alle fonti di energia rinnovabile vengono riconosciute tariffe superiori, dopo di che gli introiti verranno reinvestiti dal Consorzio nel territorio. Dal punto di vista ambientale, esiste l’ulteriore vantaggio di ridurre le emissioni nocive in atmosfera che si avrebbero con altre forme di energia. Con questa nuova centrale idroelettrica, infatti, si risparmierà il consumo di 125 mila chili di petrolio all’anno e si eviterà l’immissione in atmosfera di 350 mila chili di anidride carbonica.

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