Epigrafe abusiva, a Este è guerra

ESTE. “Epigrafi selvagge”, il Comune dichiara guerra alle affissioni abusive. Scatta la linea dura dell’amministrazione comunale contro le imprese di onoranze funebri che non rispettano il regolamento cittadino di affissione dei necrologi.
«Le regole sono chiare» spiega il sindaco Giancarlo Piva «Negli spazi pubblici di Este si sono possono affiggere gratuitamente le epigrafi che riguardano cittadini estensi. Se l’annuncio riguarda defunti di altri paesi, le imprese funebri hanno l’obbligo di pagare una tassa di affissione che si aggira sui 50 euro».
Stesso discorso, in questo caso per tutti i defunti, vale per i manifesti che riportano i ringraziamenti dei familiari per la partecipazione al funerale: in tal caso, la tassa - introdotta proprio dall’amministrazione Piva - è per tutti, indipendentemente dalla residenza. «Abbiamo notato che non tutti osservano queste norme e abbiamo avviato dei controlli, rapportando il numero delle epigrafi affisse nelle bacheche con gli effettivi decessi registrati in anagrafe» continua Piva «La conferma è arrivata: l’affissione di annunci abusivi a Este è un malcostume diffuso. Troppi non pagano». Anche perché il “sovraffollamento” delle bacheche spesso toglie spazio alle nuove epigrafi, che di conseguenza devono essere sistemate fuori dagli spazi dedicati in maniera poca ordinata e pure poco rispettosa per i defunti.
«Stiamo provvedendo ad elevare le prime multe di 56 euro», continua il sindaco, «in questi giorni sarà fatto un monitoraggio sistematico di tutti gli spazi». La “guerra” del Comune si allarga a tutti quei manifesti che pubblicizzano sagre, feste ed eventi i cui promotori non hanno pagato la tassa di affissione.
Questi avvisi si trovano appesi in maniera selvaggia soprattutto sotto le pensiline delle corriere, al ponte delle Grazie, sotto l’ex pasticceria Cortelazzo, negli alberi della Sr 10. Qui le sanzioni sono già scattate e una decina di associazioni si sono viste recapitare una multa da 116 euro. «Chi vuole continuare ad imbrattare gli spazi sappia che avremo un occhio attento e che le multe non mancheranno», chiosa Piva.
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