«Era l’anima del comitato sagra di Centoni»

Il commosso ricordo del figlio: «Lavoratore instancabile, amava la vita all’aria aperta e la compagnia»

CAMPOSAMPIERO. «Era un uomo generoso, sempre disponibile con tutti. Un gran lavoratore». Denis Gottardello era legatissimo a papà Bruno. Con l'unico figlio la vittima condivideva la passione per la caccia: «È stato lui a trasmettermela», ricorda il giovane, «andavamo spesso a cacciare insieme. A volte ci spingevamo fino ad Arezzo, per le battute di cinghiali». Bruno Gottardello era anche un nonno innamoratissimo della nipote Denise, 7 anni: «Era premuroso, stravedeva per lei», continua il figlio. Amante della natura, il pensionato era impegnato anche nelle attività di volontariato del paese: «Faceva parte del comitato Centoni, operativo nella realizzazione della sagra e di altre manifestazioni», spiega Denis, «in questo periodo mio padre stava lavorando per organizzare al meglio la grande cena dei "folpi". Era uno degli addetti alla cucina del bancone gastronomico, gli piaceva trascorrere il tempo libero con i compaesani e gli amici». Fino a cinque anni fa, prima di andare in pensione, il 62enne era dipendente dell'azienda metalmeccanica Padova Lamiere, che ha sede a Camposampiero: «Mio padre era caporeparto», dice ancora il figlio, «quando tornava dalla fabbrica, si infilava la sua tuta da lavoro e si precipitava nei campi, nel vigneto, nell'orto. Non stava mai fermo, era quasi impossibile trovarlo a casa seduto in poltrona. Era un uomo instancabile». (s.b.)

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