Era l'ultimo giorno di asilo Oggi avrebbe dovuto partire con i bambini per il mare

CAMPODARSEGO.
«Michela era una mamma fantastica, viveva per i suoi figli». Rudi Bonaldo ricorda così la moglie. Scosso dai singhiozzi, non trova altre per esprimere il dolore misto a stupore per l'incredibile sorte che gliel'ha strappata. «Era l'ultimo giorno di asilo per nostra figlia. Oggi dovevamo andare tutti al mare». Michela, che il 25 maggio aveva festeggiato i suoi 36 anni, era tornata domenica da Jesolo con i bambini. «Era morta la nonna materna e lei non ha voluto mancare lunedì al suo funerale» spiega il marito. Il barman si è rifugiato a casa dei genitori, a Fiumicello. Qui cerca di ricomporre gli avvenimenti di una tragica giornata che ha cambiato per sempre la sua vita. A sostenerlo ci sono mamma Eleonora e papà Mario. «Non ci mancava niente - sospira nonno Mario - Ora ci manca tutto. Che dire di fronte a un incidente tanto banale?» «Mi ha telefonato mio figlio - racconta Eleonora - Mi ha detto: mamma corri subito all'ospedale, Michela è morta. E' stato uno choc tremendo. Se fosse successo sulla strada, uno dice: correva ed è accaduto. Si fosse rotta una gamba, un braccio. Ma così no, una morte così non possiamo accettarla». Michela viveva con la famiglia nella bifamiliare accanto ai suoceri. Il giardino è comunicante e la figlioletta correva sempre dai nonni. Ieri mattina Michela aveva preparato la bambina per l'ultimo giorno di asilo prima delle ferie al mare. «Era venuta da me tutta felice - racconta Eleonora - e mi ha detto: vedi nonna che bel vestitino mi ha messo la mamma? Le aveva anche tirato su i capelli facendole i codini. A mezzogiorno mia nuora mi aveva salutato prima di uscire: Vado a prendere la bimba a scuola, mi ha detto. Aveva messo in macchina il piccolino ed è andata via. Non avrei mai creduto di non rivederla più». Al cordoglio per la morte della mamma di Fiumicello si unisce anche il sindaco Mirko Patron, che abita anche lui a Fiumicello. «Mi dispiace veramente per la disgrazia che ha colpito la famiglia Bonaldo. Li conosco bene, sono compaesani. Mario Bonaldo, il papà di Rudi, vive qui da sempre. Faccio a tutti loro le mie condoglianze per questo lutto». Mario Bonaldo, un tempo, gestiva in società con i fratelli il mobilificio Pml. Ma quando il figlio aveva acquisito il locale di Camposampiero lo aveva seguito per stargli vicino, lasciando l'azienda di famiglia. Questo per dire quanto siano uniti i Bonaldo, una famiglia che ora si trova a fare i conti con il destino. Della tragedia è stato informato anche il parroco, don Mattia Bezze. (g.a.)
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