Esame per la patente con il suggeritore Blitz dei carabinieri

Avevano trovato il modo di mimetizzare l’auricolare bluetooth collegato al telefonino, a sua volta in chiamata con un provvidenziale suggeritore. Lo stratagemma ideato da due indiani per superare la patente è stato scoperto dagli esaminatori e così invece della carta di circolazione sono arrivati i carabinieri.
Mercoledì mattina, sede della Motorizzazione civile, sessione di esame teorico per il conseguimento della patente. Gli esaminatori notano qualcosa di strano nelle ultime file. Ci sono due candidati che bisbigliano. Li osservano attentamente fino a che non si decidono a richiedere l’intervento dei carabinieri.
I militari vengono imbeccati dal funzionario della Motorizzazione, il quale riferisce loro circa la presenza di due candidati-baro che starebbero compilando il test grazie ai suggerimenti esterni. Finita la prova i militari prendono in disparte i due extracomunitari che a quel punto non hanno più via di scampo. Consegnano i telefoni, consegnano l’auricolare. E ammettono la furbata. In collegamento c’era un suggeritore. I due sono stati denunciati per truffa aggravata, con il conseguente sequestro di telefoni e auricolari.
Le indagini mirano a scoprire chi ci fosse dall’altra parte dell’apparecchio.
«Non è il primo caso in cui tentano di aggirare le difficoltà dell’esame teorico per la patente ricorrendo a stratagemmi vari, ma ultimamente il ricorso alla tecnologia più avanzata rende sempre più difficoltoso il compito degli esaminatori», spiegano al comando provinciale dei carabinieri di Padova.
Lo sanno bene anche alla Polizia stradale, dove ricordano ancora un intervento simile fatto meno di tre anni fa, sempre durante una sessione d’esame. Un 35enne del Bangladesh si era tramutato in una specie di essere bionico, dotandosi di una sofisticata apparecchiatura nascosta sotto la maglia. Un intreccio di fili, microfono, cellulare, trasmittente, telecamera, il tutto fissato al corpo con del nastro adesivo e un microauricolare nell’orecchio sinistro. Lo straniero era riuscito a trasmettere al suo collaboratore in modo perfetto tutte le domande, ricevendone la risposta corretta. Ma qualche movimento innaturale l’ha dovuto fare e chi doveva controllare se n’è accorto.
Enrico Ferro
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