Esplode il forno Tre feriti in panificio

Una giornata di lavoro come tante, il laboratorio che sforna il pane e i clienti in fila a comprare le ciabatte fresche. Poi quello scoppio deflagrato in via Facciolati, per ragioni ancora oscure, ha terrorizzato l’intero rione. E solo di fronte alla densa fumata nera che usciva prepotente dal civico 101 si è capito che a tuonare era stato il panificio «Le delizie del grano».
La detonazione, a metà mattina, ha letteralmente fatto saltare in aria il laboratorio lanciando vetri, schegge e frammenti fin sulla strada. In ospedale, in via Giustiniani, sono finiti il titolare, Daniele Salmaso, 48 anni, di Legnaro e una dipendente, Monica Carraro, 46 anni, di Sant’Angelo di Piove. Lui investito da una fiammata in pieno volto e ricoverato in Chirurgia plastica con ustioni al viso, al collo e a un braccio. Ha una prognosi di trenta giorni. Lei è trattenuta in area rossa con ferite al braccio sinistro provocate da schegge e vetri. Un’altra dipendente, Patrizia Bortolami, 43 anni, anche lei di Legnaro, è stata tenuta in osservazione al Sant’Antonio perché sotto choc, ma non avrebbe riportato ferite. «Grande paura anche per alcuni clienti che erano nel negozio e che si sono rifugiati, insanguinati, ma solo per ferite superficiali, nei negozi vicini.
I primi ad intervenire sono stati i soccorsi del 118 che hanno portato via i feriti. Con loro anche i vigili del fuoco che hanno domato l'incendio. Sul posto anche le volanti della squadra mobile diretta da Valeria Pace e i militari del comandante dei carabinieri di Prato della Valle Giancarlo Merli. Erano da poco passate le 10.30 di ieri quando Salmaso, con la cognata e dipendente Carraro, era in laboratorio, intento a sfornare i prodotti del suo panificio. I forni sono a gas, in una bottega separata dal negozio ma collegata da una porta di comunicazione interna. Al banco vendite c’erano invece la moglie di Daniele, Luigina Carraro e Patrizia Bortolami, con alcuni clienti. Al momento dello scoppio Patrizia stava raggiungendo il laboratorio e si è sentita scagliare in aria da una forza incontenibile. Mentre Luigina cercava di accorrere al forno per capire cosa fosse accaduto a marito e sorella, in preda al panico, temendo il peggio per loro. Intorno alla bottega il fuggi fuggi generale e il condominio sopra il negozio si è rapidamente svuotato in un'evacuazione spontanea. L’esplosione è stata talmente forte da far tremare i muri e molti vetri si sono infranti.
Il traffico in via Facciolati è stato bloccato solo parzialmente e per un breve lasso di tempo, giusto il necessario per posizionare tutti i mezzi di soccorso e di emergenza e assicurarsi che non ci fossero rischi di crolli. A gestire la viabilità ci ha pensato la polizia locale. Il laboratorio è stato posto sotto sequestro per gli accertamenti. Sia gli appartamenti sopra il panificio che i negozi vicini sono stati dichiarati fuori pericolo dagli ispettori dei vigili del fuoco, che hanno escluso danni alle strutture portanti. Residenti e commercianti hanno potuto quindi già in tarda mattinata rientrare nelle rispettive proprietà. Sulle cause dell’esplosione le indagini sono ancora in corso. Dai primi accertamenti sembrerebbe si sia trattato di una fuga di gas: lo scoppio sarebbe quindi stato provocato da una scintilla che innescato la deflagrazione. Le verifiche interesseranno anche lo stato di manutenzione del forno perché potrebbe dipendere da questa circostanza anche l’eventuale perdita di gas. Certo è che il panificio farà una lunga vacanza.
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