Este e Montagnana si accollano le spese per il giudice di pace

Il sindaco Piva invita altri comuni ad aderire alla colletta «Solo chi pagherà la propria quota potrà usufruirne»
Di Nicola Cesaro
Este, 16.10.2012.Protesta dei sindaci contro chiusura tribunale di Este.Nella foto: il sindaco Piva parla ai colleghi. .ph. Zangirolami
Este, 16.10.2012.Protesta dei sindaci contro chiusura tribunale di Este.Nella foto: il sindaco Piva parla ai colleghi. .ph. Zangirolami

ESTE. Il giudice di pace di Este è salvo. Almeno per un altro po’. I Comuni di Este e di Montagnana hanno siglato una convenzione che permetterà agli uffici del giudice di pace di rimanere nella Bassa padovana. Entro il 29 aprile occorreva inviare al Ministero di Giustizia una richiesta ufficiale che esprimesse la volontà di mantenere l’organo giudiziario nel territorio. La direttiva governativa ha previsto, difatti, lo smantellamento degli uffici periferici di Este e Montagnana (quello di Monselice è aggregato a Padova) e il trasferimento di personale e giudici a Rovigo. Per non perdere il servizio, i Comuni interessati dovevano manifestare l’interesse al Ministero e soprattutto l’impegno ad accollarsi ogni tipo di spesa necessaria al mantenimento degli uffici nel territorio. A prendersi la questione sulle spalle ci hanno pensato Giancarlo Piva e Loredana Borghesan, sindaci di Este e Montagnana.

I due enti, prima che scadesse il termine del 29, hanno firmato una convenzione che sancisce l’accorpamento dei loro due uffici nell’unica sede di Este, in via Brunelli. «A noi spettano gli oneri per il funzionamento dell’ufficio, dalle spese per il personale all’affitto dei locali, passando per pulizie, utenze, manutenzioni e materiale di cancelleria» spiega Piva «Si parla di 150-180 mila euro all’anno, che il Comune di Este pagherà per il 64% del totale e quello di Montagnana per il rimanente 36%».

La convenzione sarà portata entro venerdì nei consigli comunali straordinari convocati appositamente dalle due amministrazioni. «Nel denunciare la grave decisione del Governo di scaricare sulle spalle di cittadini ed enti pubblici le spese per la giustizia» continua Piva «auspichiamo di non rimanere soli in questa iniziativa e che altri Comuni aderiscano alla convenzione e si accollino parte delle spese. Ricordiamo che agli uffici del giudice di pace potranno accedere solo i cittadini dei Comuni che contribuiscono a sostenerne i costi». Che, ad oggi, si contano sulle dita di una mano.

Intanto il nuovo presidente del tribunale di Rovigo, Adalgisa Fraccon, ha inviato una lettera ufficiale ai sindaci di Este e Montagnana chiedendo la disponibilità, convenzione a parte, di mettere a disposizione i locali comunali per continuare ad ospitare personale, giudice di pace e fascicoli: a Rovigo non c’è posto e il trasferimento ad oggi non si può fare. Per quanto ne dica e imponga lo Stato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:tribunale

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova