«Este in Fiore, si va avanti con i privati e niente ticket»
ESTE. Sceglie la "vis polemica" il sindaco Roberta Gallana per rispondere alle critiche mosse da Stefano Agujari Stoppa sulla scelta del Comune di esternalizzare l’organizzazione di “Este in Fiore”, la rassegna florovivaistica che si terrà quest’anno dal 20 al 23 aprile.
«Stoppa continua a dire bugie ai cittadini come in campagna elettorale. Ha criticato la scelta di dare in concessione la manifestazione perché non sa fare bene i conti: negli ultimi anni, infatti, la differenza tra entrate e uscite per “Este in Fiore” è stata di più di 100.000 euro. Tutti soldi dei cittadini». E sulla scelta di non far pagare il biglietto alla prossima edizione: «La scelta del passato di far pagare il biglietto ha creato disappunto tra tutti gli espositori, assolutamente contrari, creando anche problemi organizzativi perché li si doveva convincere a venire. Ogni anno i cittadini di Este sono stati costretti a pagare l’obolo per entrare nel loro castello. Abbiamo effettuato un’analisi dei costi evidenziando spese che a nostro avviso possono essere evitate. A titolo d’esempio, negli ultimi anni, sono stati spesi più di 30.000 euro per un’associazione estense e 70.000 per i relatori. Anche l’edizione del 2016 non ha chiuso con un positivo di 1.500 euro ma con un passivo di quasi 15.000». Per la Gallana questo è un «rischio di impresa che non ci vogliamo prendere come ente pubblico, lasciandolo alle società private. Le edizioni di Stoppa quindi costavano molto, troppo, con entrate di sponsor e in più biglietti-balzelli per i cittadini. Per l’edizione 2017 contiamo di reperire sponsor per 50.000 euro e i rimanenti arriveranno con le quote di iscrizione degli espositori». Aggiunge la Gallana: «Il vero patrimonio che abbiamo ereditato sono state le bellissime edizioni iniziate con Paola Goisis con il coordinamento di Carlo Zaramella. Purtroppo nel frattempo è cambiato il mondo e non ci sono più le stesse risorse a disposizione. C’è anche da riflettere se preferiamo una Este con un unico centrale evento o piuttosto con una pluralità di eventi che rispondano alle tradizioni ma anche a proposte innovative e in linea con nuove forme aggregative e di richiamo turistico». Chiude il sindaco: «Decisamente Stoppa con queste polemiche non fa buona pubblicità alla nostra città continuando nel suo stile arrabbiato e rancoroso». (n.c.)
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