Etichetta poco chiara la merce resta sequestrata
Un antibatterico indicato in etichetta, che tuttavia – a detta della Procura – funziona come conservante del prodotto e non per potenziare l’efficacia “disinfettante” della sostanza. Insomma, un’indicazione capace di indurre in errore il compratore, o comunque di indicare un “quid pluris” al prodotto in vendita che in realtà non c’è. Un atto ancor più grave vista la pandemia in atto e il commercio crescente di questa tipologia di prodotti. Per questo, lo scorso 18 febbraio, il pubblico ministero Silvia Golin aveva ordinato il sequestro di 21 mila confezioni fra detergenti, ammorbidenti e liquido per il lavaggio di frutta e verdura stoccati in azienda della linea “Bakterio”. Prodotti, questi, dell’Italchimica srl, realtà con sede a Padova specializzata. L’azienda ha richiesto al Riesame il dissequestro delle confezioni. Lo scorso 9 marzo il Tribunale del Riesame, presieduto da Nicoletta De Nardus, ha tuttavia rigettato il ricorso: la merce con l’etichetta poco chiara resta sotto sequestro. L’ad di Italchimica, Alessandro Fioretto, è indagato per frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. —
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