Ex Foro Boario, cancellato il murales di Kenny Random

PADOVA. C'erano, fino a pochi giorni fa, quattro figure paffute, alte e misteriose, come nuvole di forma umana disegnate in bianco sul muro grigio dell’ex foro Boario. Queste figure, un po' sbiadite ma riconoscibili da chi passava per corso Australia, sono state disegnate diversi anni fa da Kenny Random, al secolo Andrea Coppo, artista padovano tra i più noti, quotati e ricercati del momento. C'erano una volta, appunto, perché ora sono state coperte da una mano di grigio alta più di due metri. Un grigio diverso da quello della struttura, oltretutto, da cui spuntano ormai tristi e indecifrabili le tre teste mozzate del fu graffito.
Com'era
Com'è
I crismi dell'horror, artisticamente parlando, ci sono tutti. Il set della decapitazione dei personaggi di Kenny Random è l'ex foro boario di corso Australia, sul lato che guarda la tangenziale, tra il Geox e la sede di Altragricoltura Nordest (dove una volta c'era il pub Coyote Ugly). Sono stati proprio i volontari dell'associazione-gruppo d'acquisto a segnalare quanto avvenuto sul muro di fianco. Attualmente quanto rimane del murales è coperto dallo stand di una casa automobilistica che fino a domenica 11 ha ottenuto l'area dal Comune per mettere i mostra i nuovi modelli. Ma da lunedì tutti potranno vedere l’accaduto. Il Comune, va detto, da tempo sta lavorando attraverso Progetto Giovani e in collaborazione con l'assessorato alle Manutenzioni, per rilanciare l'attività dei writers in città, mettendo anche a disposizioni pareti da disegnare e colorare. In questo caso però non si tratta di un “muro palestra”. Da Progetto Giovani, i responsabili dell'iniziativa spiegano di non avere muri a disposizione per i writers nel complesso dell'ex foro boario di corso Australia. D'altra parte, perché l'arte dovrebbe autodistruggersi, in questa maniera cannibale e irrispettosa?
«Quando ci siamo accorti che coprivano il murales di Kenny Random con una mano di grigio abbiamo provato a fermare gli operai, che erano loro stessi perplessi. Ci hanno detto che avevano ricevuto l'ordine dal Comune di pulire e sistemare l'area dalla sporcizia, come chiedevamo da tempo, ma anche di ritinteggiare questa fetta di muro», racconta Rossana Zin, volontaria di Altragricoltura, che successivamente è riuscita a parlare con un geometra dell'ufficio tecnico di Palazzo Moroni. «Mi è stato risposto che era un intervento per eliminare il degrado dall'area e solo dopo diversi minuti d discussione siamo riusciti ad evitare che cancellassero l'altro murales che abbiamo fatto realizzare a nostre spese, sull'altro lato della sede». Ma dall'assessorato alle Manutenzioni declinano ogni responsabilità in merito alla decisione. Va ricordato che proprio il Comune di Padova ha “arruolato” un gruppo di writers per ritinteggiare le facciate di quattro palazzi Ater.
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