Ex seminario, la Curia chiede sostegno pubblico
SELVAZZANO. L’Ente Seminario è disposto a farsi carico delle problematiche di sicurezza relative al complesso abbandonato di via Montegrappa, a Tencarola, purché ci sia una sinergia negli investimenti necessari a proteggere la struttura tra Pubblico e Privato. Necessità che sarebbe stata caldeggiata dal Prefetto di Padova, sentito dai vertici della Diocesi prima di formulare la proposta, «come condizione di efficacia di qualsivoglia intervento». In più passaggi della lettera del Seminario Vescovile di Padova, protocollata ieri in municipio, si evidenzia che il problema di cui l’Amministrazione ha investito l’Ente religioso non può essere esclusivamente a carico della proprietà privata. Per quanto riguarda il presidio fisso 24 ore su 24 chiesto dal Comune, la riflessione che fa il Seminario è che per attivare il presidio è necessaria una guardiola adeguata dal punto di vista impiantistico per la videosorveglianza e il collegamento alla centrale operativa dell’istituto di vigilanza e delle forze dell’ordine, dove le guardie possano soggiornare in tutta sicurezza. Un’altra riflessione è che occorrerebbero garanzie di una presenza, anche attraverso pattuglie, delle forze dell’ordine affinché gli impianti eventualmente installati non diventino oggetto di furto, vandalismo o danneggiamenti. La proprietà dell’ex Seminario chiede inoltre che il Comune si faccia carico del potenziamento dell’illuminazione pubblica nelle vie di comunicazione attorno all’area e dell’installazione di un sistema di videosorveglianza pubblica, «come già presente in alcuni punti “caldi” di altri Comuni, collegato con la centrale operativa delle forze di Polizia».
La missiva del Seminario Vescovile, inviata ieri dal sindaco a tutti i capigruppo consiliari, ha provocato le immediate reazioni della maggioranza. «Il Consiglio comunale il 12 marzo aveva chiesto all’unanimità una proposta operativa e non delle riflessioni» affermano il sindaco Enoch Soranzo e il capogruppo della Lega nord Giacomo Rodighiero «Vorremo che la Curia sapesse che proprio di recente l’illuminazione delle strade intorno al complesso è stata potenziata con lampade a led. A meno che non si pretenda che venga illuminata a spese dei cittadini anche l’area privata. Dopo tanti anni finalmente ammettono che il sito è pericoloso anche per le guardie private. Perché allora viene chiesto l’intervento dei carabinieri? Per loro non è pericoloso? Ci sembra di capire che non c’è alcuna volontà di risolvere un grave problema che riguarda un’area privata, per giunta di proprietà di un ente relogioso. Ne prediamo atto e ci muoveremo di conseguenza». L’intenzione dell’Amministrazione è quella di indire a breve un incontro tra tutti i capigruppo, i tecnici comunali e le forze dell’ordine per valutare il da farsi.
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