Fabian: «Sono felice del decimo posto»

TERRASSA PADOVANA. «È stata un’emozione grandissima, ricorderò questo giorno come “il mio giorno” per tutta la vita». Alessandro Fabian, il triatleta di Terrassa Padovana, trabocca di gioia al termine della sua gara olimpica di triathlon. La competizione si è svolta ieri con inizio alle 12.30 ora italiana e ha tenuto incollati gli estimatori del carabiniere padovano per poco meno di due ore.
«A ogni metro del percorso c’era una folla oceanica che ci incitava», racconta Fabian. «È stato pazzesco. All’arrivo ho voluto fare l’inchino al pubblico, è stato il mio modo per ringraziarli di tutto quel calore». Decimo posto in classifica per il ventiquattrenne, che commenta: «Ho centrato i pronostici: niente medaglia, ma arrivo fra i primi dieci. È un buon risultato, molto generoso per essere la prima partecipazione olimpica in una disciplina in cui l’esperienza conta molto. Ero consapevole di aver preparato bene la gara, è un ottimo punto di partenza per Rio 2016». Gara che però si è aperta con un brivido a causa di un problema a una ruota della bici, sostituita alla meno peggio con quella di un compagno. «Sono stato un po’ sulle spine, mancavano solo 40 minuti alla partenza, ma poi per fortuna si è tutto risolto». Il momento più emozionante? «Poco prima della partenza, quando sono entrato nell’area atleti e lì fuori c’era la mia famiglia e tutto il “fans club”, una trentina di persone in tutto fra parenti e amici. Mi sono emozionato, mi stavo commuovendo». Il momento più difficile è stato «al quarto giro di bici sui sette previsti: temevamo il sorpasso degli inseguitori». Non poteva mancare la telefonata alla fidanzata, la nuotatrice Renata Spagnolo (in gara a Roma per i campionati italiani di categoria): «Mi ha detto che la mia gara l’ha fatta emozionare». E ora? «Mi sono goduto la competizione, adesso mi godo le olimpiadi».
Cristina Chinello
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