Fallita la Auto Più, decine le truffe

Almeno 40 vendite non sono state onorate, il 13 luglio l’esame dello stato passivo

Alla fine, stritolata dai debiti la “Auto Più” Srl con sede legale in via Bezzecca è stata dichiarata fallita.

Il 13 luglio prossimo si procederà all’esame dello stato passivo davanti al giudice delegato Maria Antonia Maiolino. Lo stato sociale indica che la società ha per oggetto il commercio al dettaglio e all’ingrosso di veicoli di qualunque tipo. È legalmente rappresentata da Joan PaoloCasula, 39 anni, nato ad Anzio e residente a Nettuno (Roma). Da quanto si è potuto ricostruire sono circa una quarantina i clienti truffati dai venditori dell’autosalone (almeno una ventina si sono rivolti al Movimento Difesa Cittadino). Le denunce sono state raccolte dai carabinieri che hanno istruito un fascicolo in procura.

Per quanto riguarda la somma attorno a cui si aggirerebbe la truffa si parla di oltre un milione e duecentomila euro, anche se il conto definitivo lo farà il giudice. «Molti hanno dato un primo acconto. Ad esempio chi era interessato ad acquistare la famosa Kia Sportage ha versato circa 4.500 euro. E questi sono tanti», sottolinea Matteo Moschini. «Ma poi c’è anche chi l’automobile l’aveva già pagata per intero, come un signore che si è rivolto a noi che aveva comprato un’Audi Q5 per 30mila euro». Ma il suv non lo vedrà mai. L’associazione è pronta a costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale. I due gestori del salone mettevano in vendita auto d’importazione sul portale Auto Scout. Vetture a prezzi imbattibili. A quegli annunci economici hanno risposto persone da molte regioni. C’è chi ha pagato anche 13 mila euro come prima rata di una Bmw che gli sarebbe costata 30 mila euro. Proprio una Kia Sportage, un’auto rimasta in vetrina fino alla fine è stata venduta a dieci persone differenti. Recuperare i soldi sarà difficile, ma chi ha perso soldi deve andare in tribunale. (c.bel.)

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