Falsi certificati malattia assolti medico e agente

Erano accusati di aver prodotto e presentato certificati medici falsi, entrambi sono stati assolti. Alla sbarra erano finiti il medico Bernardo Savona, di Selvazzano (difeso dagli avvocati Vito Alagna e Ernesto De Toni) e l’agente di polizia penitenziaria in servizio nella casa di reclusione di Padova Giuseppe Cristino, padovano, (difensore il penalista Davide Gianella).

Per entrambi il pubblico ministero Sergio Dini aveva chiesto un anno e undici mesi di reclusione. Secondo l’accusa Savona avrebbe rilasciato a Cristino certificazioni mediche che attestavano falsamente la malattia dell’agente, certificati che quest’ultimo presentava alla direzione carceraria per assentarsi dal lavoro. Complessivamente venivano contestati 15 giorni di falsa malattia nel 2011, altri 15 giorni l’anno successivo, 29 giorni nel 2013, altri 25 nei primi sei mesi del 2014.

Per il medico l’accusa era di false certificazioni, per l’agente penitenziario truffa aggravata: da qui la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero.

Le indagini sono state svolte dalla Guardia di finanza che ha passato al setaccio tabulati telefonici, movimenti bancari, social network, verificando anche i congedi parentali. È stato sentito come teste dell’accusa, oltre ai finanzieri, anche il comandante del carcere , il quale per cinque anni consecutivo ha firmato le “pagelle” di fine anno di Crispino con valutazione “ottimo”. Documenti che sono stati prodotti in giudizio.

Il giudice ha riconosciuto che per gli anni 2011-2012, nonostante prescrizione, il fatto non sussiste, mentre per il 2013-2014 ha assolto entrambi gli imputati per manza della prova oltre ogni ragionevole dubbio. —



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