Falsi materassi per battere la crisi

Scoperte dalla Finanza 6 aziende che truffavano i clienti: 10 denunce
Il colonnello Ivano Maccani e la Dormiflex
Il colonnello Ivano Maccani e la Dormiflex
 
«O producevo materassi contraffatti, oppure avrei dovuto cominciare a licenziare i dipendenti». Si è giustificato dando colpa alla crisi economica L.B., 41 anni, legale rappresentante della Dormiflex di Santa Maria di Sala, denunciato dai militari della Guardia di Finanza di Padova insieme ad altre 9 persone per produzione e vendita di merce contraffatta e ricettazione.
 Nell'azienda dell'imprenditore, i militari del Comando provinciale diretto dal colonnello Ivano Maccani hanno trovato materassi, tessuti e manufatti vari marchiati «GianMarco Venturi» e «Nazareno Gabrielli». Tutto materiale prodotto in un laboratorio di Conversano (in provincia di Bari) che in passato aveva avuto rapporti commerciali con la Donadei spa, società di Prato titolare della licenza esclusiva per l'Italia e per l'Unione Europea del marchio «Gmv». Una volta lavorato, il materiale veniva spedito a Cosenza e poi in Veneto. Oltre all'azienda di Santa Maria di Sala sono finiti nei guai i responsabili di 4 ditte individuali: R.O., 27 anni, con negozio a Padova in via Romania, M.B., 37 anni di Padova in via del Cristo, S.M. 42 anni di Selvazzano con esposizione in via Galvani e S.D. 45 anni, con attività a Padova in via Pizzamano. E un grossista di Rubano, L.M. 40 anni, il cui magazzino di via Tagliamento era gestito insieme alla sorella F.M. di 42 anni.  L'indagine, scaturita da una segnalazione, è stata coordinata dal sostituto procuratore Benedetto Roberti. I finanzieri sono giunti prima di tutto a Rubano, scoprendo che il grossista aveva in sede una decina di materassi, più campioni e rivestimenti con marchi contraffatti. Il passo successivo è stato trovare la ditta che assemblava i materiali e, grazie alle fatture di acquisto i finanzieri sono arrivati alla Dormiflex di Santa Maria di Sala. In totale sono stati sequestrati oltre 200 metri di tessuto griffato che sarebbe servito per ricoprire i materassi. Oltre ai falsi materassi i finanzieri hanno sequestrato 420 pigiami con il marchio «Happy people» e «Crazy farm» trovati all'interno di due ditte i cui titolari cinesi sono stati denunciati. Le due aziende hanno entrambe sede a Padova. Dovranno rispondere dei reati di introduzione e commercializzazione nello Stato italiano di articolo con marchi contraffatti e di truffa.

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