Falso dentista in attività da vent’anni

Una paziente danneggiata si è rivolta alla trasmissione televisiva "Le Iene", che ha verificato con un’inviata. Indaga il Nas

ALBIGNASEGO. Da vent’anni esercita la professione medica, senza essere medico. È soltanto un odontotecnico, Paolo Noventa, quarantanovenne di Maserà, ma estrae denti, inserisce impianti e ponti, firma ricette, anche se con il timbro di veri dentisti. E, infatti, di denunce ne ha – per esercizio abusivo della professione medica e per sostituzione di persona – e di chiusure dei suoi falsi studi dentistici da parte dei carabinieri del Nas pure. L’ennesima truffa l’hanno smascherata “Le Iene”, nella trasmissione andata in onda mercoledì sera. A loro si era rivolta una donna padovana di 55 anni, con in bocca appena due denti suoi: gli altri, come ha raccontato davanti alle telecamere, glieli ha rovinati il finto dentista. Ponti e perni sono saltati o si sono spezzati e la donna ha iniziato a soffrire di granulomi e ascessi. Ha pagato cara la sua fiducia in Noventa: settemila euro ha sborsato per le sue cure, ma altri ottomila deve al dentista – uno vero – cui si è dovuta rivolgere per sistemare i disastri che le aveva combinato. Se per affrontare il pagamento delle false cure del Noventa, suo il marito ha chiesto un finanziamento, per i prossimi ottomila euro che deve versare al vero dentista non sa come fare.

Come d’abitudine il programma ha inviato una “cavia”, che ha chiesto una consulenza: Paolo Noventa l’ha accolta in quello che a tutti gli effetti sembrava un ambulatorio dentistico, con tanto di sala d’aspetto e poltrona accessoriata. Al termine della visita le ha prescritto una radiografia ai denti e anche degli antidolorifici, utilizzando timbri di due dentisti veri. Avrebbe quindi falsificato la loro firma e comunque un odontotecnico non può effettuare prescrizioni mediche, come sono appunto i farmaci – con tanto di posologia – né radiografie.

Uno dei due medici, Sandro Terrazzan, ha acconsentito a parlare, raccontando di aver lavorato con Noventa in passato e di essere finito nei guai per colpa sua, con tanto di sospensione per due mesi decretata dall’Ordine e rogne giudiziarie. Noventa – sciolto il loro sodalizio – si sarebbe tenuto i suoi timbri, continuando a utilizzarli a suo nome. Non avrebbe comunque smesso la sua attività di “dentista” e di studi, negli anni, ne ha aperti e chiusi diversi, spostandosi di continuo per non farsi rintracciare, come ha rivelato il dottor Terrazzan: l’ultimo l’ha avviato ad Albignasego. Qui sono arrivati i Nas, che stanno procedendo con le indagini.

Ma Paolo Noventa, che ha detto? Quando l’inviata delle “Iene” si è presentata al suo ambulatorio, non ha nemmeno provato a negare. Anzi, ha ammesso che alcuni errori, sì, li avrebbe commessi con la donna padovana che si è rivolta a loro, ed era disposto pure a restituire cinque dei settemila euro che lei gli ha versato negli anni. Bene, ma gli altri pazienti? «I danni alla signora saranno periziati e le autorità faranno le opportune verifiche», ha replicato il finto dentista, «per cui, se sarò ritenuto responsabile, pagherò per quello che ho fatto. Io sono comunque a posto con la coscienza, sebbene, è vero, sono fuori legge. Saranno quindi le autorità giudiziarie a verificare e a decidere».

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