Famiglia con bimbi sfrattata tra tensione e carabinieri

Lunghe trattative con la coppia marocchina e incredibile schieramento di forze. A disposizione un alloggio a Montà: la mamma incinta si è sentita male

SELVAZZANO. Momenti di tensione davanti a una palazzina al civico 28 di via Piave, a Tencarola dove, per poter eseguire lo sfratto per morosità di una famiglia marocchina (padre, madre e due figli minorenni), sono dovute intervenire ben sette pattuglie dei carabinieri. Quello di ieri mattina era il quarto tentativo del proprietario di rientrare in possesso dell’appartamento. Il notevole spiegamento di forze si è reso necessario per la presenza davanti all’ingresso della casa, al momento dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario, di una dozzina di attivisti di una associazione padovana per il diritto alla casa.

Lo sfratto è stato eseguito dopo cinque estenuanti ore di mediazione che hanno avuto momenti di nervosismo e paura. Come ad esempio quando, intorno a mezzogiorno, la mamma dei due bambini, che è al settimo mese di gravidanza, ha avvertito un malore ed è arrivata l’ambulanza a sirene spiegate. Per fortuna non si è trattato di nulla di grave, solo tensione, tant’è che la donna dopo i primi accertamenti eseguiti dal medico legale Roberto Garufi non ha avuto bisogno di ricoveroei soccorsi.

I carabinieri. . A guidare l’operazione c’erano il capitano della Compagnia dei carabinieri di Padova Angelo Maria Pisciotta, il tenente Vito Franchini, ed il comandate della stazione di Selvazzano Erasmo Atteo. Gli uomini in divisa hanno piantonato per tutta la mattinata l’esterno della casa in attesa che si arrivasse a una soluzione “bonaria” che evitasse lo scontro. L’accordo è stato trovato verso l’una. La famiglia andrà a vivere per un mese in un alloggio arredato dalle parti di Montà a spese dei cittadini di Selvazzano. Dal primo di giugno si trasferirà in un comune della Cintura dove sembra abbia già stipulato un regolare contratto d’affitto.

Il Comune. «Con le nostre assistenti sociali nei giorni scorsi abbiamo fatto di tutto per evitare che succedesse quello che è accaduto ieri», commenta l’assessore al Sociale di Selvazzano Giovanna Rossi «Lunedì avevamo convocato in municipio il capofamiglia per proporgli la soluzione dell’alloggio di Montà senza alcuna spesa, ma l’ha rifiutata (pare per non spostare i figli dalla scuola nrd). Si sarebbe potuto evitare di impegnare tutte quelle forze di polizia. Questo nucleo familiare è inserito in un progetto di aiuti per evitare traumi soprattutto ai minori».

Il proprietario. È un ottantenne di Selvazzano che si è costruito quella palazzina a due piani con tanti sacrifici. «Sono 13 mesi che non vedo un euro di affitto», commenta «Nei mesi scorsi abbiamo accettato le proposte di rinvio dello sfratto per trovare una soluzione che non fosse traumatica. Purtroppo non c’è stato verso».

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