Fast food vegano per Mirco Bergamasco

Si chiama Doody'z ed è stato dal campione padovano di rugby insieme alla moglie Ati Safavi
Mirco Bergamasco dietro il banco con la moglie Ati Safavi (foto Bianchi)
Mirco Bergamasco dietro il banco con la moglie Ati Safavi (foto Bianchi)

PADOVA. Scegliere prodotti legati alla stagionalità, biologici, sani e di origine vegetale è una scelta di vita, di un’alimentazione che guarda al benessere corpo e mente, e può diventare anche la filosofia, quella vegana, che spinge una coppia da aprire un fast-food nuovo come concezione, che non guarda solo al guadagno, ma ha una base etica. Si parte dal rispetto dell’ambiente, passando per le proposte che si portano a tavola e poi anche al personale, chiamato a lavorare dal lunedì al venerdì, perché, a dire dei due titolari, due giorni servono per riposare e per stare con la famiglia.

La coppia in questione è quella formata da Mirco Bergamasco, 31enne giocatore di rugby della Nazionale italiana, e la moglie Ati Safavi, scrittrice ed imprenditrice franco-iraniana, che pensava da 6 anni al progetto di Doody’z, così si chiama il salad bar che ha aperto in via Manin.

«Da tempo ho scelto uno stile di vita vegano, che ha dei valori profondi, dal rispetto per gli animali a quello per l’ambiente – spiega Ati – a questo ho aggiunto la passione per la buona cucina, che poi ho condiviso con mio marito. Da qui l’idea di preparare il progetto di un fast food per tutti, anche per chi ha un’alimentazione non solo vegana ma che ama cibi buoni e sani».

Doody’z, nome che riprende quello del cagnolino di famiglia, un brabantino che adora la verdura, proporrà colazioni, pranzi e merende rigorosamente preparati con prodotti di origine vegetale, di stagione e biologici, per la maggior parte in arrivo da produzioni regionali. Caffè e thè a parte ovviamente, che comunque sono scelti da marchi bio ed equosolidali.

C’è uno sforzo non da poco perché una passione, quella della coppia, riesca a trovare la giusta forma e possa far capire anche le scelte etiche: Ati ha disegnato gli interni del nuovo locale, ha scelto ogni dettaglio, seguendo un progetto che a Padova trova la sua start up: l’idea è quella di aprire già dall’anno prossimo nuovi Doody’z, si pensa giù al centro di Roma, Venezia e Milano.

«Abbiamo scelto di collaborare con una pasticceria vegana di Ferrara che ogni giorno ci porta dolci nuovi, dalla torta di cioccolato e cocco, ai cheese cake, il tiramisù, le brioche che si sposano con i cappuccini proposti con 9 tipi diversi di latte vegetale – spiega la coppia – ci sarà la possibilità di fermarsi a pranzare a costi contenuti scegliendo tra salate verdi, di riso di pasta alle quale aggiungere tanti varianti, ma anche lasagne e polpette».

Anche i più scettici potranno provare: la qualità e le ricette sono miscelate per poter accontentare una clientela vasta. Basta pensare alla proposta di 350 tipi di formaggi, tutti vegetali. Durante la settimana gli orari saranno dalle 7 alle 19.

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