Favino al volante di Clay Regazzoni

In “Rush” di Ron Howard l’attore interpreta il grande campione di Formula 1
L'attore Pierfrancesco Favino durante il photocall del film "IL GENERALE DELLA ROVERE", oggi 7 ottobre 2011 a Roma. La fiction andra' in onda in prima serata su Rai1, il 9 e il 10 ottobre. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
L'attore Pierfrancesco Favino durante il photocall del film "IL GENERALE DELLA ROVERE", oggi 7 ottobre 2011 a Roma. La fiction andra' in onda in prima serata su Rai1, il 9 e il 10 ottobre. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. Il sorriso beffardo di Clay Regazzoni, indimenticato pilota svizzero di Formula 1, morto in un incidente stradale nel 2006 rivivrà nel film di Ron Howard, “Rush”, dramma che racconta le sfide sui circuiti del Circus tra Niki Lauda e James Hunt. A interpretarlo Pierfrancesco Favino, che ha si è aggiudicato venerdì il David di Donatello, come miglior attore non protagonista, per la sua interpretazione dell’anarchico Pinelli nel film di Giordana, “Romanzo di una Strage”. E che nel giro di pochi mesi abbiamo visto indossare i panni di un imprenditore nella morsa della crisi in “L’industriale” di Montaldo, quelli di un aggressivo e corrugato celerino in Acab di Stefano Sollima, e di uno squattrinato marito separato alle prese con la crisi in “Posti in piedi in Paradiso” con Carlo Verdone.

È la seconda volta che Howard (“Apollo 13”, “A beautiful Mind”, “Il codice da Vinci”) chiama Favino, dopo il thriller “Angeli e demoni”, in cui l’attore italiano aiutava Robert Langdon (Tom Hanks). La pellicola dedicata alla F1. dovrebbe arrivare in sala l’anno prossimo.

Girata in Europa, porta sullo schermo il mondo delle corse rievocando la rivalità fra i piloti James Hunt (Chris Hemsworth) e Niki Lauda (Daniel Bruhl) nel campionato mondiale 1976.

La sceneggiatura è stata firmata da un altro premio Oscar, Peter Morgan. La storia si svolge tutta durante il campionato mondiale del 1976. Ma questo è anche l’anno in cui il pilota austriaco subì un terribile incidente al Nurburgring, dal quale uscì vivo anche se terribilmente ustionato grazie all’intervento di Arturo Merzario. Tornò miracolosamente in gara a Monza, per tentare di vincere ugualmente il titolo mondiale.

In seguito a un grave incidente sul circuito di Long Beach, nel 1980, Clay rimase bloccato su una sedia a rotelle, ma continuò a correre i in competizioni come la Parigi-Dakar. Regazzoni morì in un incidente d’auto sull’autostrada A1 allo svincolo Parma-La Spezia nel 2006.

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