Femministe, antiabortisti e No Green pass. Sabato 11 marzo Padova blindata per le tre manifestazioni

La Questura ha predisposto considerevoli servizi d’ordine e sicurezza pubblica tra Prato della Valle, il Liston e il Santo

Alice Ferretti
La manifestazione di Non Una di Meno in occasione della giornata dell’8 marzo
La manifestazione di Non Una di Meno in occasione della giornata dell’8 marzo

La città blindata. Tre manifestazioni in centro, tutte nel pomeriggio di sabato 11 marzo, tutte alle ore 15. In Prato della Valle si riuniscono i movimenti VenetoNogreenPass e Ita.li sulle tematiche dell’Agenda 2030 e delle politiche economiche globali, in piazza del Santo ci sono i membri del Comitato NO194 “per l’abolizione della legge 194 sull’interruzione volontaria della gravidanza” e sul Liston le femministe di “Non Una di Meno” e del Collettivo Squeert”.

Se inizialmente si parlava di cortei per le vie del centro, l’evidente contrapposizione, in particolare tra le ultime due iniziative (considerato anche il particolare affollamento che caratterizza il centro storico il sabato pomeriggio), ha spinto il questore Antonio Sbordone a firmare tre specifici decreti che prevedono lo svolgimento in forma statica delle manifestazioni. Il fine è quello di tutelare la sicurezza pubblica.

Sono stati predisposti consistenti servizi d’ordine e di sicurezza pubblica, diretti da un primo dirigente della polizia di Stato, che vedranno l’impiego di personale di polizia, carabinieri, guardia di finanza, oltre a squadre di rinforzo del 2° Reparto Mobile della polizia di Stato e del 4° Battaglione carabinieri di Mestre, e lo specializzato apporto delle unità della Digos e della Polizia Scientifica.

Consistente anche l’impiego della polizia locale, coordinata da due ufficiali, che garantirà la sorveglianza sulla circolazione stradale oltre a collaborare attivamente nel dispositivo di tutela dell’ordine pubblico.

In Prato della Valle i no green pass «Vogliono cambiare il mondo, ma quello che ci stanno prospettando è la totale perdita di libertà». Come è già successo ormai diverse volte, al grido di “libertà” si riuniscono in Prato della Valle i VenetoNogreenPass insieme a Ita.li. Tanti gli ospiti previsti secondo la scaletta degli interventi pubblicata online.

Al Santo i NO194 Il Comitato e l’associazione NO194 “per l’abolizione della legge 194 sull’interruzione volontaria della gravidanza” saranno oggi pomeriggio in piazza del Santo. Come le femministe, a cui si contrappongono, anche loro avevano chiesto di poter fare un corteo, tanto che qualche giorno fa quando se lo sono visti negare avevano scatenato una polemica: «La questura di Padova autorizza il corteo delle femministe dell’8 marzo e vorrebbe negarlo a noi sabato 11 riducendolo a presidio. Appello al ministro Piantedosi e al governatore Zaia per ristabilire la parità democratica», aveva scritto sulla pagina Facebook del Comitato il presidente nazionale, avvocato Pietro Guerini.

Sul liston le femministe «L’8 marzo abbiamo inondato le strade di Padova con un corteo impetuoso. Oggi manifesteremo nuovamente per le vie della città per respingere le correnti antiabortiste e rivendicare molto più che la legge 194». Questo l’annuncio delle militanti di Non Una di Meno. «La giornata dell’8 per noi segna un passaggio fondamentale, ma la nostra lotta non si esaurisce in una data. Ancora una volta con l’autorizzazione del Comune e ben difesi dalle forze dell’ordine, gli antiabortisti dimostreranno la loro contrarietà alla legge 194. Il loro linguaggio e le loro pratiche violente, assolutamente noncuranti del vissuto di chi decide di abortire, sono inaccettabili. Per queste ragioni, per difendere il diritto di scelta di ognuna, scenderemo in piazza. Sappiamo cosa significa abortire oggi in Veneto: significa aver paura di non farcela a causa delle percentuali altissime di medici obiettori, oltre il 75%; significa dover subire l’agonia della settimana di riflessione; significa dover subire la violenza di veder seppellito il materiale abortito in un sedicente cimitero dei feti con il nome su una croce».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova