Fiducia rinnovata a Cacciatori al vertice della Casa di Riposo di Noventa

Il dirigente, dipendente della banca Bpm, è indagato nel caso dei diamanti bidone

Non avrà nessuna conseguenza sul vertice della Casa di Riposo il fatto che il presidente della Rsa, Denis Cacciatori, risulti fra gli indagati nell’inchiesta dei diamanti bidone venduti da diverse banche ai loro clienti, truffandoli. 

Cacciatori, di fatto, è dipendente della filiale di calle Larga San Marco ex banco S. Marco, ora Bpm, una delle 5 banche implicate nell’affare. In un comunicato postato sul sito della Rsa Cacciatori scrive: «Il presidente, dopo aver relazionato al Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo di Noventa Padovana sulle notizie di stampa dei giorni scorsi, rende noto che l’intero Consiglio, dopo ampio confronto, ha ritenuto di non mettere in discussione in alcun modo il suo ruolo» è lo scarno e misurato testo «A nome dell’intero Consiglio il Presidente ribadisce che ciò che accomuna tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione consiste esclusivamente nel mandato di perseguire gli interessi di questo Ente, dei suoi ospiti e non certo di rappresentare un qualsivoglia schieramento politico. Pertanto si conferma che le linee guida del Consiglio, come già avvenuto finora, perseguiranno esclusivamente, anche in futuro, la prosperità della Casa di Riposo e il benessere dei suoi ospiti».

A rinnovare la fiducia a Cacciatori sono stati i 4 consiglieri che lo coadiuvano: tre di espressione della maggioranza – Mario Cuneo, Chiara Guzzo e Giorgio Baruzzo – e Lucio Soattin del Movimento 5 Stelle.

«Prendo atto, non posso dire nulla di diverso» dichiara il sindaco Luigi Alessandro Bisato «l’intero CdA dovrebbe essere fuori dalle logiche politiche. Confuto invece che nella conferenza stampa fatta di recente per replicare alle notizie di stampa, il presidente Cacciatori aveva a fianco il consigliere comunale e provinciale della Lega Marcello Bano. Detto questo, a me sta bene quello che hanno deciso, l’importante è il bene della Casa di Riposo, mi interessa che prosegua senza nessuna polemica ed è bene che sia ribadito che la politica rimanga fuori dal CdA».

Pronta la controreplica di Bano: «Io c’ero per il semplice fatto che sono stato tirato in ballo inopinatamente e mi ha molto infastidito» dichiara l’esponente del Carroccio «voglio solo ricordare che sei anni fa, nella composizione del CdA della Casa di Riposo, Cacciatori è stato scelto dal sindaco fra una rosa di tre nomi che avevo indicato come rappresentante della minoranza. E che l’anno scorso, con il rinnovo, è stato nominato presidente all’unanimità dallo stesso CdA. Quando all’indagine in corso, non sappiamo ancora nulla, nessun avviso è arrivato a Cacciatori. La Magistratura faccia il suo corso ma non escludo che sia completamente estraneo alla vicenda. Cacciatori non è un funzionario ma un dipendente del suo istituto di credito, una persona che ha sempre lavorato. A me non interessa il colore politico ma il bene della Casa di Riposo».

 

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