Fischer, crescita continua Punta a 95 milioni di ricavi

Formazione, innovazione, ricerca e un’organizzazione aziendale all’avanguardia: sono questi gli elementi che fanno di Fischer Italia una delle più dinamiche realtà del panorama produttivo padovano e non solo. L’azienda con sede in corso Stati Uniti (220 addetti) annuncia una crescita, per questo primo semestre, di circa il 4% e la fiducia di raggiungere i 95 milioni di euro di fatturato per fine anno. «Il nostro successo sta nella capacità di innovare e differenziare i nostri canali di vendita» spiega Massimo Fioraso, direttore marketing di Fischer Italia. «Oltre alla forza innovativa della struttura siamo riusciti a intercettare anche grazie ai canali della grande distribuzione un pubblico, quello del fai-da-te, che ha avuto grande impulso con la crisi».
Ma è sui giovani che Fischer Italia punta per la sua crescita. È in piena attività la raccolta delle tesi di laurea prevista dal secondo bando “Premio per l’eccellenza accademica Klaus Fischer” per le tesi di laurea elaborate tra gennaio 2012 e il 20 ottobre 2014. I temi sono relativi ai metodi innovativi di produzione di materiali polimerici per applicazioni civili e industriali e alle tecniche avanzate di indagine sul comportamento di materiali costruttivi. «Questa iniziativa rappresenta una specifica volontà del presidente del gruppo, il professor Klaus Fischer, non solo in Italia ma in tutti i paesi dove Fischer è presente» spiega il manager. «Poter seguire i giovani nel loro percorso di studi risulta per noi un vantaggio notevole sul piano della ricerca del personale, per non parlare delle tante belle idee che i partecipanti al bando propongono nelle loro tesi». E se i tre vincitori della scorsa edizione sono tornati da poche settimane da un soggiorno di studio all’università di Stoccarda e Friburgo già uno dei tre vincitori è stato assunto dall’azienda per sviluppare proprio la proposta espressa nella tesi di laurea che ha vinto il concorso.
Formazione, quindi, ma anche impulso alla ricerca per una sinergia che permette a Fischer Italia di vantare un alto tasso d’innovazione con i suoi otto addetti fissi alla ricerca e una cinquantina di impiegati che orbitano intorno ai laboratori del gruppo. Le novità non finiscono qui, visto che l’azienda coglie i frutti del sistema di organizzazione Kaizen. «Si tratta di un modello di innovazione continua di processo che abbiamo adottato ancora una decina di anni fa» sottoliena Fioraso. «Tutto è nato dalla passione del professor Fischer per le automobili e dallo sviluppo di un’unità produttiva in Germania per l’automotive. Da qui è nato un modello che permette di ottimizzare il processo produttivo, rendere più veloce ed agevole la relazione fra i vari uffici e con i clienti».
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